Bilancio di fine anno per la Prefettura aretusea - QdS

Bilancio di fine anno per la Prefettura aretusea

Luigi Solarino

Bilancio di fine anno per la Prefettura aretusea

sabato 24 Dicembre 2022

Sicurezza, integrazione e accoglienza al centro delle attività svolte nel corso dell’anno. Il prefetto, Giusi Scaduto: "L’impegno del sistema istituzionale sarà sempre più incisivo"

SIRACUSA – Con l’approssimarsi della fine dell’anno la Prefettura aretusea ha fatto il punto sull’attività svolta negli ultimi 12 mesi.

L’occasione è stata data dell’incontro con la stampa che si è svolto presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Insolera” di Siracusa a cui ha preso parte il prefetto, Giusi Scaduto. Il 2022 ha visto la Prefettura intensamente impegnata sia nell’attività amministrativa sia con iniziative coerenti con i bisogni della collettività ed all’insegna della sinergia, della collaborazione, dei diritti civili, della coesione, della memoria, di sicurezza, integrazione e accoglienza.

La sicurezza pubblica è stata al centro dell’azione della Prefettura sempre traducendosi in misure volte a rafforzare la prevenzione sia dei reati di maggiore allarme sociale – in stretto raccordo con i sindaci e le Forze di Polizia – sia delle infiltrazioni mafiose nell’economia legale, con particolare attenzione anche al sostegno alle vittime di racket, usura e violenza di genere.

Non solo, dunque, controlli straordinari interforze del territorio, ma altresì sottoscrizione di otto patti propedeutici a progetti di videosorveglianza ed iniziative innovative, come l’avvio di un percorso collaborativo pubblico/privato per il contrasto alla “malamovida”, denominato Legalità versus illegalità: il discrimine nella responsabilità sociale, che ha consentito di uniformare in provincia gli orari degli esercizi commerciali e la vendita di alcoolici.

A tutela del flusso di risorse pubbliche, nel 2022 sono stati adottati 9 provvedimenti interdittivi antimafia. Un’azione di prevenzione esplicata in più ambiti, tutti con un comune denominatore: la salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità pubbliche.

Così, per esempio, sono stati adottati: 47 divieti di detenzione armi; 661 sospensioni e 54 revoche di patenti; 167 provvedimenti di espulsione e 378 revoche dell’accoglienza di cittadini extracomunitari. Per altro verso, massimo sforzo è stato profuso per garantire l’esercizio di quei diritti che contribuiscono a rafforzare l’integrazione e la coesione sociale: 369 nuovi cittadini italiani; 179 lavoratori extracomunitari contrattualizzati (pari alla quota assegnata alla provincia); due benefici erogati a familiari di vittime di violenza di genere; in lavorazione 32 Piani di emergenza esterna dei siti di stoccaggio dei rifiuti, ubicati in 12 Comuni; tre esercitazioni di protezione civile multirischio; stipula di un Protocollo interistituzionale contro la dispersione scolastica; prosecuzione della messa a dimora delle talee dell’albero di Falcone.

Preoccupa, tuttavia, l’aumento degli omicidi stradali (da 4 a 13) e dell’omissione di soccorso (da 6 a 9), così come il trend costante dei soggetti segnalati per uso di sostanze stupefacenti.

Non meno allarmante è il dato sull’assenza di istanze per l’accesso ai benefici in favore delle vittime di usura e il basso numero di quelle per le vittime del racket (appena sette per asserita intimidazione ambientale, di cui cinque collegate allo stesso evento).

“Anche nel 2022 – ha dichiarato il prefetto – sono state tenacemente ricercate sinergie con tutte le Istituzioni e le associazioni della provincia, con il mondo della scuola e del volontariato, tese a rinsaldare la memoria della nostra storia comune e il senso di appartenenza alla comunità. Si tratta di una costante opera di manutenzione del patrimonio immateriale da cui trarre stimolo ed energia per la cura di ogni sintomo suscettibile di danneggiare l’architettura sociale”.

“Perciò – ha concluso il prefetto – l’impegno del sistema istituzionale della provincia sarà ancora più determinato, incisivo ed inclusivo”.

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