Più tutele per le forze di polizia, l'Uil propone più bodycam

Più tutele per le forze di polizia, l’Uil propone più bodycam

Più tutele per le forze di polizia, l’Uil propone più bodycam

Redazione  |
mercoledì 12 Luglio 2023

Le bodycam possono essere un ottimo strumento per la tutela degli agenti delle forze dell'ordine, ma non solo.

Le bodycam possono essere un ottimo strumento per la tutela degli agenti delle forze dell’ordine, ma non solo, anche per prevenire eventuali abusi (si pensi al caso degli Stati Uniti d’America). Già in Italia questi strumenti per l’incolumità di chi sta da un lato e chi dall’altro sono usati, ma con tantissimi limiti e in numero quasi irrisorio.

Per esempio le bodycam in Italia non possono registrare 24 ore su 24 e non possono fare uso della tecnica del riconoscimento facciale. Adesso, dunque, dopo le dichiarazioni di Benedetto Attili di Uil Difesa e Sicurezza, si vuole estendere l’impiego delle bodycam.

“L’utilizzo delle bodycam rappresenta un importante strumento operativo, per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori stessi – dice Attili -. Con tutto il rispetto per le preoccupazioni del Garante della Privacy sul trattamento dei dati personali, le bodycam rappresentano una forma di dissuasione dall’uso della violenza e creano condizioni di maggiore sicurezza per tutti”.

“Perché dovremmo limitarne l’uso solo in presenza di alcune situazioni particolarmente critiche e riservarle esclusivamente al personale in servizio? Gli operatori delle forze di Polizia mantengono le loro qualifiche h24 e spesso si trovano ad operare anche al di fuori dell’orario di lavoro – prosegue -. Che senso ha darle in dotazione a un numero ridotto di operatori, creando situazioni di disparità tra il personale? La sicurezza è un bene comune. L’esperienza dimostra che la bodycam è uno strumento di dissuasione efficace che spesso riduce le tensioni. Ciò porta a una minore necessità di usare le armi e, quindi, a prevenire il rischio di lesioni o decessi”.

“In tale contesto, poi, la formazione è importante, per generare più cultura della prevenzione, più competenze, più sicurezza. Chiediamo, quindi, al Governo di intervenire per rivedere la normativa sulle bodycam – conclude Attili -. Per estenderne l’utilizzo, basta una circolare del Dipartimento della pubblica sicurezza e l’avvio di un confronto preventivo con le Organizzazioni sindacali. Inutile tergiversare con provvedimenti tampone e magari erogare sanzioni al personale, solo perchè cerca di fare al meglio il proprio lavoro che, non dimentichiamolo mai, è dare sicurezza alle persone”.

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