Calendario scolastico, la petizione: riduzione vacanze estive

Calendario scolastico, la petizione: riduzione vacanze estive e più esperienze

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Calendario scolastico, la petizione: riduzione vacanze estive e più esperienze

Redazione  |
giovedì 11 Aprile 2024

Si propone una riduzione delle vacanze estive, un incremento delle esperienze e una estensione del tempo pieno obbligatorio fino ai 14 anni.

Si propone una riduzione delle vacanze estive, un incremento delle esperienze e una estensione del tempo pieno obbligatorio fino ai 14 anni. Le famiglie dei lavoratori sarebbero così aiutate. Il tema è da sempre molto dibattuto perché da una parte i giovani si concedono una pausa dall’impegno dell’anno scolastico e dall’altro canto quanti vivono in un contesto socio-economico differente possono finire per subire nette disuguaglianze e minori opportunità.

Anno scolastico, la nuova proposta

L’organizzazione no profit WeWorld e le autrici del blog Mammedimerda, Sarah Malnerich e Francesca Fiore, hanno indetto una petizione chiedendo al Ministero dell’Istruzione una riformulazione del calendario scolastico. Il modello da seguire è sicuramente quello utilizzato da alcuni Paesi europei con pause estive molto più brevi. Lo scorso settembre sulla piattaforma Change.org è stato lanciato l’appello. Sono state raccolto oltre 35mila firme. L’argomento torna in voga con l’avvento della nuova stagione estiva.

Si ipotizzano vacanze “spalmate” nel giro di tutto l’anno scolastico. Si potrebbe optare con un plus nel periodo natalizio e nuove “ferie” in primavera. In questo modo sarebbero comunque mantenuti i canonici 200 giorni di lezioni previsti dalla legge ma verrebbe garantita una maggiore continuità dell’attività scolastica.

Nuova figura di dirigente scolastico e l’aumento del vincolo del tempo pieno

La proposte prevede la presenza di una nuova figura di dirigente scolastico che collabora con enti territoriali, associazioni o aziende esterne per aiutare i ragazzi nell’organizzazione delle attività extracurriculari formative. Gli studenti così non vivranno l’allontanamento dalle aule come un momento di abbandono e alienazione.

Prevista pure l’obbligatorietà dell’istruzione: aumento dai 3 ai 18 anni compiuti e non più 6 ai 16 anni. Inoltre ci sarebbe il vincolo del tempo pieno dai 3 ai 14 anni. Un’agevolazione per i genitori che lavorano e non possono occuparsi dei figli nel corso delle giornate.

Come superare il caldo in maniera costruttiva

In Italia, soprattutto in determinate località meridionali ma non solo, pensare alla scuola in estate è quasi impossibile considerando le temperature roventi. Le aule non sono attrezzate con la climatizzazione e questo potrebbe provocare dei danni alla salute. Tuttavia proprio per questa ragione si potrebbe spingere per ottenere fondi del PNRR per la messa a norma degli istituti scolastici. Gli edifici diventerebbero più green e adatti agli alunni in tutte le stagioni. Nel periodo estivo si potrebbero ipotizzare attività all’esterno ed esperienze che potenzierebbero le competenze “extra” (soft skills).

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