Caro voli in estate, incontro in Sicilia - QdS

Caro voli in estate, prezzi raddoppiati. Intilisano: “Aumento inspiegabile”

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Caro voli in estate, prezzi raddoppiati. Intilisano: “Aumento inspiegabile”

Giuliano Spina  |
martedì 04 Luglio 2023

Previsto incontro tra il garante per la sorveglianza dei prezzi e le compagnie aeree attive in Sicilia, ma le associazioni dei consumatori rimangono le "grandi escluse".

C’è attesa per un importante incontro per discutere il perenne problema del caro voli in estate, oggetto in passato di pesanti polemiche in Sicilia.

Si tratta dell’incontro tra il garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, e i rappresentanti delle compagnie aeree che effettuano i voli di linea nelle tratte nazionali nelle quali ci sono i maggiori rincari. L’incontro è stato sollecitato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha come scopo quello di vedere bene quali siano le dinamiche dei prezzi dei biglietti e precederà la convocazione di una Commissione di allerta rapida sul caro voli.

Caro voli in estate, i problemi in Sicilia

Per l’Isola il tema delle spese da affrontare per partire dai o atterrare a quattro maggiori aeroporti siciliani è sempre di grande attualità, soprattutto nel periodo estivo e in prossimità delle Feste. Ieri il Codacons, “sul piede di guerra” a difesa dei viaggiatori siciliani, ha sottolineato ci sia in atto “una vera e propria speculazione” in questo ambito.

Per questo motivo l’associazione dei consumatori ha chiesto di essere convocata alla riunione sul caro voli nei mesi estivi.

Prezzi in calo, ma solo temporaneamente

I rincari per i voli da/per la Sicilia diventano sempre più evidenti, nonostante il prezzo dei carburanti sia sensibilmente diminuito. Le tariffe dei voli hanno subìto un aumento del 47,5%, mentre il prezzo dei carburanti è invece sceso del 22%.

Di queste anomalie sono a conoscenza anche le altre associazioni dei consumatori. La conferma arriva dal segretario regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, Mario Intilisano, intervenuto al Qds. Dalle sue parole traspare rabbia per il mancato coinvolgimento nei tavoli di confronto finora programmati, oltre all’indignazione per i rincari che vanno avanti nonostante la diminuzione del prezzo del carburante.

“Ogni forma di dialogo è sempre positiva – ha detto Intilisano – perché è il modo migliore per risolvere i conflitti. Quello che non comprendo io come rappresentante dei consumatori è il fatto che noi non siamo stati convocati per avere un tavolo completo sul caro voli. Non abbiamo ancora notizie in tal senso. I prezzi sono rimasti stabili o addirittura sono aumentati nonostante il costo del carburante sia drasticamente sceso rispetto allo scorso anno, nel quale c’erano giustificazioni che quest’anno non ci sono. Non capisco quale sia la ratio di questi prezzi superiori alla soglia perché la concorrenza sul traffico aereo non c’è più nei voli nazionali”.

“C’è una pratica commerciale scorretta con i cartelli tra coloro che hanno la maggiore fetta del mercato e che si mettono d’accordo per non farsi la guerra. So che la Regione Siciliana ha fatto una segnalazione sul caro prezzi, ma la questione purtroppo è più ampia. Il garante ha convocato le compagnie per invitare moralmente ad abbassare i prezzi. Sicuramente diranno che vorranno trovare una soluzione per abbassare i prezzi, cosa che nel breve periodo probabilmente accadrà. A settembre però cominceranno a risalire a causa della diminuzione dei prezzi della benzina, un fatto che ogni anno denunciamo. Vedremo se a quel punto l’Antitrust interverrà con qualcosa di concreto”.

Continuità territoriale “inesistente”, cosa possono fare i cittadini

Le risorse per contrastare i rincari sono esigue e si possono fare soltanto segnalazioni. Oltre a ciò permane il problema relativo alla mancanza della continuità territoriale, per la quale la Regione Siciliana si è già attivata, anche se si dovrà attendere ancora del tempo.

“I consumatori possono soltanto – ha concluso Intilisano – segnalare le anomalie evidenti del settore all’Antitrust, e lo sciopero è una cosa che non si può fare perché la gente deve partire. Il Governo regionale finora non si era mai impegnato per ottenere la continuità territoriale. Quello attuale si sta attivando per poter intercettare una serie di contribuzioni al traffico aereo, in modo tale che una parte del prezzo lo pagheranno i consumatori e l’altra parte la Regione con i fondi dell’Unione Europea. La continuità territoriale impone dei voli garantiti, un prezzo calmierato e degli abbonamenti. Si dovrà attendere ancora un anno, anche se credo che la delibera l’abbiano già fatta. Si devono dimostrare in seguito anche parametri attestanti la carenza del sistema di trasporto dell’Isola per ottenerla. Non escludo che essa possa fare parte degli obiettivi del Pnrr”.

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