Catania, ancora troppe le “pecore nere”, chiudono anche parchi e ville comunali - QdS

Catania, ancora troppe le “pecore nere”, chiudono anche parchi e ville comunali

Catania, ancora troppe le “pecore nere”, chiudono anche parchi e ville comunali

martedì 17 Marzo 2020

Ennesima stretta del primo cittadino dopo le foto e i filmati che ritraggono catanesi irrispettosi delle regole

CATANIA – Stretta sul Coronavirus. A quasi una settimana dalla decisione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di dichiarare l’intero territorio nazionale zona rossa, si inaspriscono i divieti per i catanesi. Troppo alto il numero dei casi registrati a Catania, la provincia che ancora oggi rappresenta quella più colpita, con la maggior presenza di malati di Covid 19.

Troppi ancora gli indisciplinati, come dimostrano foto e video che immortalano ancora tanta gente in giro per le strade, alcuni ancora ostinatamente senza alcuna protezione. E allora, su disposizione del sindaco Pogliese e dell’assessore all’ambiente Fabio Cantarella, già da domenica pomeriggio i parchi e le ville comunali sono stati chiusi al pubblico.

Una risposta immediata a quanti, tra cui anche l’ex primo cittadino Enzo Bianco, chiedevano un giro di vite, o come il gruppo consiliare di Grande Catania i cui componenti, i consiglieri comunali Alessandro Campisi, Sebastiano Anastasi, Orazio Grasso e Salvo Peci, visti i continui affollamenti in alcune zone della città, avevano avanzato al Sindaco e al comandante dei Vigili Urbani di presidiare Villa Bellini, il boschetto della Playa e il Lungomare.

“Tanti siciliani stanno facendo sacrifici rinunciando alle proprie libertà e questo sforzo non va vanificato con comportamenti che non agevolano il controllo del contagio”, ha sottolineato il sindaco. Sacrifici, dunque, che per qualcuno, indigente e senza mezzi, sono più grandi, difficili da sopportare. Come evidenzia il consigliere comunale Agatino Giusti, che lancia un appello al sindaco, al governo nazionale e quello regionale.

“Volevo segnalare casi di emergenza sociale – scrive. Ci sono cittadini catanesi privi di mezzi, terrorizzati dalla situazione e in drammatiche condizioni economiche. Per questo, chiedo di creare un coordinamento tra protezione civile, ente locali, associazioni di volontariato, banco alimentare e farmacie – continua – affinché i soggetti in condizioni svantaggiate possono rifornire dei beni di prima necessità”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017