Catania, anno nuovo e nuove pedonalizzazioni in centro - QdS

Catania, anno nuovo e nuove pedonalizzazioni in centro

Melania Tanteri

Catania, anno nuovo e nuove pedonalizzazioni in centro

giovedì 04 Gennaio 2024

La Giunta comunale ha deliberato la trasformazione da zona a traffico limitato in aree pedonali di alcune strade: via Penninello, via Neve, piazza Santo Carcere, via del Colosseo e via San Camillo

CATANIA – Tra i primi provvedimenti c’è stata la pedonalizzazione di piazza Mazzini. In seguito, per agevolare gli acquisti per le festività natalizie, la sperimentazione della chiusura al traffico di Piazza Stesicoro nei fine settimana di dicembre. Adesso, l’amministrazione comunale guidata da Enrico Trantino, sembra voler fare sul serio per quanto riguarda la chiusura al traffico di alcune vie del centro. La Giunta comunale, lo scorso 28 dicembre 2023, ha infatti deliberato la trasformazione da zona traffico limitato in area pedonale di alcune strade del centro cittadino, in particolare via Penninello e via Neve, stabilendo inoltre la pedonizzazione di Piazza Santo Carcere, di via del Colosseo e di via San Camillo.

A proporre la deliberazione è stato il comandante del corpo di Polizia municipale e direttore dell’Ufficio traffico urbano, Stefano Sorbino. “Nell’ambito della riqualificazione di vie e piazze cittadine per aumentare la vivibilità in città” – si legge nel documento – è stato predisposto un coordinato piano di provvedimenti al fine di integrare le aree a fruizione pedonale ed inibite al traffico di autovetture”.

Nuove pedonalizzazioni a Catania

Le nuove pedonalizzazioni non si inseriscono in un circuito aperto bensì in una zona già limitata: nel 2018, è stata istituita la ZTL in via del Colosseo e in Piazza Santo Carcere così come, nel 2019, è stata istituita l’area pedonale di via Penninello nel tratto tra via Manzoni e la via Crociferi. Non solo: la decisione è stata presa anche per valorizzare un circuito turistico particolare, quello dedicato a sant’Agata. Come riporta la stessa delibera.

“Il Santuario di Sant’Agata al Carcere appartiene al cosiddetto ‘trittico agatino’ costituito dal santuario, dalle chiese di Sant’Agata la Vetere e Sant’Agata alla Fornace – si legge. Il Santuario ha un grande valore, non solo perché racchiude il luogo più importante della storia della martire Agata, ma anche perché porta i segni visibili della millenaria storia della città di Catania. Una rarità, dunque, in una città che è stata colpita da terremoti che ne hanno distrutto gran parte del patrimonio artistico, non ultimo, il famoso sisma del 1693”.

“È intenzione dell’amministrazione migliorare la fruibilità delle aree – continua l’atto – aumentandone la qualità e la vivibilità, esaltandone la destinazione naturale e di riferimento culturale e turistico. Nello stesso quartiere vi è la salita San Camillo, strada che si diparte ad ovest della via Alessandro Manzoni e si collega, come la via Penninello, alla via Crociferi a mezzo di una scalinata”.

Valorizzazione dei luoghi ma anche sicurezza e vivibilità: l’intervento è pensato anche “per offrire omogeneità al tessuto stradale cittadino, viste le continue impermeabilizzazione delle strade del centro storico al fine di prendere tali spazi cittadini maggiormente sicuri per gli utenti”.

Nelle zone chiuse al traffico potranno accedere i residenti, i disabili, i mezzi di soccorso, le forze dell’ordine, chi deve fare carico e scarico e i mezzi della nettezza urbana, e anche i velocipedi. La delibera, di immediata esecuzione, prevede anche la realizzazione di aree di sosta riservate ai residenti.

Legambiente: “Città più vivibile”

“Accogliamo con favore queste pedonalizzazioni – commenta Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania. Ogni azione di questo tipo rende la città più vivibile, diminuisce la pressione delle automobili riducendo l’inquinamento che, proprio in questi giorni sembra più alto. Siamo soddisfatti anche se riteniamo che queste pedonalizzazioni dovrebbero essere effettuate in modo ragionato e non solo a favore degli esercizi commerciali e della ristorazione”.

“Da tempo – conclude – chiediamo strategie di mobilità sostenibile serie e concrete, con nuove pedonalizzazioni, zone 30 e implementazione dei mezzi pubblici”.

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