Collettore entro l’inizio del 2022, ma si rischia di sprecare altro tempo - QdS

Collettore entro l’inizio del 2022, ma si rischia di sprecare altro tempo

Collettore entro l’inizio del 2022, ma si rischia di sprecare altro tempo

venerdì 16 Luglio 2021

Conclusa l’opera, si dovrà procedere agli allacci dei vari comuni. Il subcommissario rivolge un appello ai gestori dei sottoservizi. Il sindaco di Aci Castello accusa di inerzia Catania

CATANIA – La costa catanese è sempre più inquinata, ma per i lavori del collettore fognario, dopo anni, sembra finalmente intravedersi la fine. La conferma arriva dal Commissario unico per la depurazione che svolge, per l’intervento in questione, un ruolo di coordinamento, visto che l’opera – pur non in carico alla Struttura stessa – contribuisce al superamento delle infrazioni negli agglomerati catanesi oggetto dell’azione comunitaria.

Per l’assenza del collettore, infatti, l’Unione europea ha attivato una procedura di infrazione che costa denaro sonante alla comunità. Pare, però, che i lavori siano in fase di completamento. Almeno, secondo le notizie rese dalla Regione siciliana al Commissario, il cui ruolo è dunque di monitoraggio periodico dell’intervento e di eventuale impulso alla velocizzazione dell’iter.

Secondo quanto confermato al Quotidiano di Sicilia dagli uffici del Commissario, infatti, l’opera sarebbe in corso di completamento e i lavori dovrebbero chiudersi entro l’inizio del prossimo anno. Il collettore, una volta completato, permetterà di convogliare i reflui della zona che va dalla frazione di Capomulini del Comune di Acireale, Aci Castello, Aci Catena e sino alle porte di Catania sul vecchio allacciante, con recapito finale all’impianto di depurazione di Pantano d’Arci. Alla realizzazione delle condotte, seguiranno quindi gli allacci dei vari Comuni alla rete.

I tempi, però, non sono al momento prevedibili: in un recente sopralluogo, il subcommissario Riccardo Costanza ha rivolto un appello ai gestori dei sottoservizi, perché collaborino con il Soggetto Attuatore “per portare a termine l’opera nei tempi previsti in modo da risolvere le criticità ambientali in un territorio di grande pregio”.

A sollecitare gli interventi è anche il sindaco di Aci Castello, Carmelo Scandurra, in pressing da tempo per la realizzazione dell’opera fondamentale per avere un mare non inquinato e balneabile. Il primo cittadino castellese ha, infatti, scritto al Prefetto per accelerare l’iter, “a causa del rallentamento dei lavori dovuti anche agli enti gestori dei sottoservizi, e al Comune di Catania che non ha risposto al Rup in merito all’esecuzione di opere della stazione di sollevamento” – spiega il sindaco. Ho scritto al prefetto per sollecitare un incontro – continua – e pare che la situazione si stia risolvendo. A breve capiremo il da farsi”.
Pur non essendo stazione appaltante, dunque, il Comune di Aci Castello non resta fermo. “Siamo diretti interessati – sottolinea il primo cittadini – perché i lavori vanno conclusi il prima possibile per tutelare il nostro mare”.

Scandurra non si sbilancia sulle tempistiche per i futuri allacci. “Prima si deve concludere l’opera – dice: a quel punto avremo un quadro e ci faremo trovare pronti. Non dimentichiamo che l’appalto è relativo alla realizzazione del collettore, che va consegnato a secco. Poi si procederà con gli allacci – precisa ancora. Ribadisco il fatto il Comune di Aci Castello ha grande interesse dal momento che è luogo balneare. Per questo – conclude – seguo tutto giornalmente perché occorre dare risposte ai cittadini e ai turisti”.

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