Catania, prevenzione incendi, ancora tanto da fare - QdS

Catania, prevenzione incendi, ancora tanto da fare

Melania Tanteri

Catania, prevenzione incendi, ancora tanto da fare

mercoledì 05 Luglio 2023

In città il caldo inizia a farsi sentire ma il personale dei Vigili del Fuoco è esiguo, i mezzi vetusti e si attende il protocollo per maggiori controlli nell’Oasi del Simeto

CATANIA – La stagione estiva non è ancora entrata nel vivo e le temperature sono ancora non eccessivamente elevate, ma la Sicilia resta sorvegliata speciale per quel che riguarda l’emergenza incendi. L’Isola tutta e la provincia di Catania, in particolare, restano zone fortemente vulnerabili, come spiega Carmelo Barbagallo, segretario regionale dell’Usb Vigili del fuoco che illustra l’organizzazione del corpo per fronteggiare eventuali criticità.

Sottolineando, nel contempo, le necessità del corpo dei pompieri etnei, tra personale e mezzi insufficienti, e le responsabilità collettive, anche delle istituzioni, nel contribuire alla messa in sicurezza del territorio.

“Il caldo inizia a fare capolino e le sterpaglie a seccare – avverte Barbagallo. Noi siamo pronti, come sempre, anche se non abbiamo avuto quei rinforzi che avevamo chiesto. A Catania è stata aggiunta una squadra, ma restano 15 quelle in dotazione all’intera Regione, secondo un accordo tra vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale”.

Il problema resta quello del personale

Secondo il sindacalista “Abbiamo la squadra boschiva – prosegue – ma siamo costretti a chiudere distaccamenti perché il personale esiguo. Inoltre, ci sono poi gli eventi collaterali, come il corso per caposquadra che è partito la scorsa settimana e che ha tolto altre unità operative. Insomma, siamo sempre in stato di agitazione”.

Va un po’ meglio per quel che riguarda la dotazione dei mezzi

“Ne sono arrivati alcuni nuovi – dice ancora Barbagallo – ma il problema è che si guastano spesso e quindi abbiamo sempre difficoltà. Di cui parliamo alle istituzioni che pressiamo continuamente – aggiunge. La scorsa settimana, abbiamo sollecitato la Regione perché Catania ha un carico di lavoro elevato: è stata aumentata di categoria, però abbiamo lo stesso personale, anzi meno numeroso rispetto agli anni scorsi. Fino a oggi tempo è stato clemente – chiosa – ma la situazione può precipitare a giorni”.

Barbagallo, infine, lamenta la scarsa prevenzione

Da parte del privato cittadino come del pubblico. E invita tutti a pulire i terreni, le aiuole, le sedi stradali. “Ci sono le ordinanze ma non vengono rispettate troppo spesso e a Catania ci sono tantissime zone sensibili, come la play o Librino” sottolinea il pompiere.

Per quanto riguarda la città etnea, il sindaco Trantino, tra i primi provvedimenti, ha firmato proprio l’ordinanza per la prevenzione del rischio incendi proprio nell’area playa di Catania, al fine di “attuare tutte le misure di Protezione Civile finalizzate ad affrontare situazioni di emergenza mediante la realizzazione di un sistema coordinato di azioni ed organismi in grado di cooperare, a livello comunale e con gli enti sovraordinati ed il coinvolgimento delle Associazioni operanti nel settore sul territorio”.

Ancora si attende invece per il consueto protocollo che, ogni estate, vuole maggiore controllo nell’Oasi del Simeto che appena due anni fa è andata in fumo e che ogni anno rischia di perdere parte della propria estensione. “Non sappiamo nulla – dice ancora Barbagallo – ma probabilmente partirà alla metà di luglio”.

Ma le preoccupazioni restano alte. Anche per quel che riguarda eventuali nubifragi. L’allarme lo lancia sempre Carmelo Barbagallo, che chiede prevenzione anche in questo senso. “Le previsioni parlano di un’estate piovosa a tratti – dice – e abbiamo visto quello che può accadere senza manutenzione”.

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