Centro direzionale Palermo, ancora polemiche - QdS

Centro direzionale Palermo, ancora polemiche

redazione web

Centro direzionale Palermo, ancora polemiche

mercoledì 15 Aprile 2020

La leghista Caronia, "no a colpi di mano". Aricò (DiventeràBellissima) difende Musumeci, ma i deputati del M5s Trizzino e Sunseri ribadiscono, "Dev'essere la deputazione regionale al completo a esprimersi sulla realizzazione della struttura"

Ancora polemiche sul centro direzionale di Palermo anche all’interno della cosiddetta maggioranza regionale dopo la denuncia di Marianna Caronia, deputata regionale e consigliera comunale della Lega, che ieri ha usato parole pesanti sul Governo Musumeci affermando che ha tentato “l’ennesimo colpo di mano per portare avanti l’idea di un centro direzionale della Regione da realizzare nella zona nord di Palermo”.

“Un’opera di importanza così strategica per la città – ha detto riferendosi a una richiesta di parere del Governo all’Ars – non può essere discussa al chiuso di qualche stanza, non può essere programmata come se fosse un normale intervento edilizio”.

La deputata ha sottolineato infatti che “non si può considerare normale un’opera il cui costo è fra 400 e 500 milioni di euro, un polo che dovrà ospitare ogni giorno fra 4.500 e 5.000 persone stravolgendo la vita, l’assetto urbano, la viabilità e la vivibilità di un’intera zona di Palermo”.

“Non comprendiamo – ha concluso – perché il Governo regionale abbia tanta fretta”.

Aricò, polemica pretestuosa

A difendere Nello Musumeci è intervenuto Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima: “La polemica sollevata dalla deputata Caronia – ha detto – sull’iter relativo alla realizzazione del Centro direzionale della Regione è pretestuosa e priva di fondamento. Parlare di ‘colpi di mano’ è da irresponsabili, perché come sempre l’operato del governo Musumeci è contraddistinto dal rispetto delle normative in materia e dalla massima trasparenza amministrativa”.

“L’accusa di avere tanta fretta – ha aggiunto – nella realizzazione è ridicola e paradossale, considerando che per decenni il Centro direzionale è stato giustamente da tutti sollecitato e che nel lungo periodo di crisi post-coronavirus questa opera metterà in circolo oltre mezzo miliardo di euro. L’iter, già noto da mesi, seguirà dentro e fuori dall’Ars il corso previsto. Ci sarà il tempo per confrontarsi. Chi vuole rallentarlo o peggio ancora bloccarlo per becera polemica politica, se ne assuma la responsabilità”.

M5s, le perplessità sul Centro direzionale a Palermo

Ma le polemiche non si sono sopite e i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino e Luigi Sunseri hanno ribadito che “dev’essere la deputazione regionale al completo a esprimersi sulla realizzazione del Centro direzionale della Regione”.

Ieri in commissione Bilancio i due deputati grillini non hanno opposto un rifiuto secco al progetto, “ma un rinvio dovuto all’esigenza di approfondire meglio ogni aspetto di questa fase procedurale”.

“Abbiamo sempre avuto perplessità sull’opera – proseguono i deputati M5S – e non abbiamo esitato a rappresentarle in commissione Ambiente e poi in commissione Bilancio. Nonostante l’aula abbia deliberato in favore della realizzazione del Centro, con la legge regionale 13/2019, continuiamo a sostenere che affinché si possa agire nell’interesse dei siciliani e soprattutto della città di Palermo è necessario che la deputazione sia nella piena capacità di poter esprimere un giudizio sulle disposizioni attuative del progetto. Avremo così modo di ragionare e ponderare con più attenzione le disposizioni attuative del progetto”.

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