Il centrodestra riconquista Palermo, l’era Lagalla comincia dai partiti - QdS

Il centrodestra riconquista Palermo, l’era Lagalla comincia dai partiti

Gaspare Ingargiola

Il centrodestra riconquista Palermo, l’era Lagalla comincia dai partiti

sabato 18 Giugno 2022

La coalizione ha avuto un peso decisivo nell’elezione dell’ex rettore, che invece ha ottenuto un consenso personale più basso. Lunedì l’insediamento ufficiale del neo primo cittadino

PALERMO – Alle Amministrative del 2017 Leoluca Orlando riuscì a piegare i partiti di centrosinistra alle sue richieste presentando una coalizione civica (o presunta tale) senza simboli e senza nomi (perfino il Pd fu costretto a schierare la lista “Democratici e popolari”) e trascinandola alla vittoria, forte di una leadership indiscussa e di un consenso personale ancora molto ampio. Nell’elezione del nuovo sindaco Roberto Lagalla, al contrario, la coalizione di centrodestra ha avuto un peso decisivo in virtù dell’effetto trascinamento.

L’ex rettore, infatti, ha ottenuto dagli elettori un consenso personale (47,63%) più basso di sei punti percentuale rispetto ai partiti che compongono la sua maggioranza (53,79%). La mobilitazione di ben nove liste (quasi la metà delle totali presentate dai candidati sindaci, venti) gli ha permesso di resistere al fuoco di fila degli avversari e di vincere al primo turno con quasi venti punti di vantaggio sul candidato di centrosinistra Franco Miceli. Ora starà a Lagalla non farsi condizionare dai partiti.

Miceli (29,55%) ha fatto leggermente meglio della sua coalizione (28,46%), trascinata da un Pd (11,62%) che ha orgogliosamente recuperato nome e simbolo e ha schierato tutti i suoi big. All’architetto va riconosciuto comunque di aver affrontato una sfida impari (quattro liste contro nove e una presenza social pari a zero prima dell’inizio della campagna elettorale) e di aver ottenuto 7.802 voti in più delle sue liste e 6.462 voti al “solo candidato sindaco” contro i 5.186 di Fabrizio Ferrandelli e i 4.215 di Lagalla.

Malissimo, al contrario, gli orlandiani: due ex assessori (Giusto Catania e Toni Sala) non sono stati eletti, un terzo, Fabio Giambrone, seppur sostenuto dall’intera Giunta, ce l’ha fatta solo grazie all’ottima performance del Pd (primo partito del capoluogo), strappando il quinto e ultimo posto tra gli eletti dem.

Chi ha beneficiato maggiormente del voto disgiunto è stato senza dubbio Ferrandelli, che ha preso ben 9.970 voti in più della sua coalizione, realizzando da solo un lusinghiero 14,22% a fronte del 10,37% di Azione e +Europa (che hanno eletto quattro consiglieri) e delle liste E tu splendi Palermo e Rompi il Sistema (che invece non hanno superato la soglia di sbarramento). Significa che in tanti hanno votato per una lista di centrodestra o centrosinistra ma hanno scelto lui come sindaco. Un risultato che ha già attirato l’attenzione del coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè (“È stato strepitoso, straordinario – ha commentato a caldo -, questo risultato lo ha ottenuto lui e non certo Calenda, bisogna che con Ferrandelli si discuta”) ma anche di Claudio Fava: “Dividere e dividersi – ha detto il deputato regionale e candidato alle primarie del centrosinistra – non paga. L’ottimo risultato di Ferrandelli aggiunto ai voti per Miceli avrebbe messo in discussione la vittoria del centrodestra”.

Di tutto rispetto anche il risultato di Rita Barbera che, senza il sostegno dei grandi partiti, ha ottenuto 1.559 voti al “solo candidato sindaco”, un personale 4,39% e un 3,46% di coalizione, che però non sono bastati a farle scollinare il 5%.

Il centrodestra ha fatto man bassa anche nelle Circoscrizioni, portandone a casa sette su otto. Nella I la debacle clamorosa della sinistra trascina a fondo anche il presidente uscente Massimo Castiglia, che ottiene 464 voti al “solo candidato presidente” contro i 60 di Giovanni Bronte ma perde la Circoscrizione. Decisivo anche in questo caso il voto di trascinamento: Bronte raggiunge il 45,09% contro il 43,29% di Castiglia (2.978 voti contro 2.859) e il centrodestra nel suo complesso raggiunge il 49,56% contro il 38,87% dei giallorossi. Nella II trionfo di Giuseppe Federico, già consigliere comunale, che si impone con un debordante 68,35%. Sconfitto il giallorosso Pasquale Tusa (22,52%). Stesse percentuali plebiscitarie per Gioacchino Vitale (di Fratelli d’Italia, vicino a Francesco Paolo Scarpinato) nella III: 66,27% contro il 22,7% di Rosaria Supporta (centrosinistra). In IV unica soddisfazione di questa tornata elettorale per la Lega, che ha superato di pochissimo (0,21%) lo sbarramento in Consiglio comunale: Giuseppe Di Vincenti (60,59%) si impone su Nella Maniaci (24,48%). In V Andrea Aiello dell’Udc (55,31%) surclassa Salvatore Altadonna (centrosinistra, 32,64%). In VI l’ex consigliere circoscrizionale Roberto Li Muli (39,88%) viene sconfitto da Giuseppe Valenti (41,51%). In VII altro brillante risultato di Sicilia Futura. La formazione guidata dal deputato regionale Edy Tamajo ha “scalato” Forza Italia eleggendo quattro dei sette consiglieri comunali azzurri mentre in Settima Giuseppe Fiore (64,01%) è l’unico presidente confermato (battuto Giovanni Galioto, 23,91%). In VIII, infine, arriva l’unico sorriso per il centrosinistra, che si impone al fotofinish con Marcello Longo (44,1%) contro un centrodestra che supera comunque il 40% con Alfredo Siino (41,23%). Il consigliere più votato è stato Fabio Costantino di Fratelli d’Italia con 1.283 preferenze nella Settima Circoscrizione. In V da segnalare la rielezione (948 preferenze) di Marco Figuccia (Lega-Prima l’Italia), figlio e fratello d’arte: è il quarto esponente della dinastia Figuccia dopo l’ex consigliere comunale Angelo (padre), il deputato regionale Vincenzo (fratello) e la confermata consigliera comunale Sabrina (sorella).

La cerimonia di insediamento del nuovo sindaco Lagalla si terrà lunedì 20 giugno alle 9,30 a Palazzo delle Aquile.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017