Istat: nel primo trimestre 2019 circa quattrocento in più (11.411, contro 11.021 dell’anno precedente). I mutui seguono una tendenza opposta: da 4.692 a 4.430 dell’anno in corso, -262
PALERMO – Tra gennaio e marzo 2019 in Sicilia sono state stipulate 11.411 compravendite immobiliari, l’ottavo valore più elevato a livello nazionale (pari quasi al 6% delle 190.904 complessivamente contate a livello nazionale). Secondo i dati contenuti all’interno del report “Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile”, recentemente diffuso dall’Istituto nazionale di statistica, valori superiori si osservano in Lombardia (39.741), Lazio (19.613), Piemonte (16.410), Veneto (16.375), Emilia Romagna (15.129), Toscana (13.564) e Campania (12.158).
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si rileva un complessivo incremento dei livelli di compravendite: infatti, nel primo trimestre 2019 in Sicilia si sono contate circa quattrocento compravendite in più (+3,5%) rispetto allo scorso anno (11.021). Stesso andamento di crescita ha caratterizzato, in misura diversa, tutte le regioni, eccetto la Puglia (che ha perso cento compravendite, da 11.160 del 2018 a 11.060 del 2019) e la Calabria (-77, da 3.215 a 3.292). A livello nazionale, il numero di compravendite è complessivamente cresciuto di 14.217 unità (da 176.687 a 190.904).
Nel dettaglio, il grosso delle compravendite ha interessato gli immobili ad uso abitativo: infatti, sulle 11.411 compravendite complessivamente rilevate in Sicilia, 10.875 sono state quelle relative a questo comparto (95,3% del totale), appena 514 le compravendite di unità immobiliari ad uso economico (4,4%) e solo 22 le compravendite di immobili ad uso speciale e multiproprietà (0,3%). Medesimo andamento ha contraddistinto l’andamento nazionale: in questo caso, sono state 179.993 le compravendite di immobili ad uso abitativo sulle 190.904 (pari al 94% del totale), mentre ammonta a quota 10.221 il numero di quelle ad uso commerciale (5%) e a 690 quelle di unità immobiliari ad uso speciale (1%).
In generale, l’incremento congiunturale interessa tutte le aree geografiche del Paese sia per il settore abitativo ((Nord-Ovest +9%, Nord-Est +10%, Centro +12%, Sud +2% e Isole +4%), che per quello ad uso economico (Nord-Ovest +3%, Nord-Est +8%, Centro +14%; contrazioni solo al Sud -2% e nelle Isole -2%).
Ad essere cresciuto è anche il numero di mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni verso le banche con concessione di ipoteca immobiliare: infatti, complessivamente a livello nazionale si è passati dalle 94.015 concessioni del primo trimestre 2018 alle 97.412 dei primi tre mesi dell’anno in corso (+3.397). L’incremento più consistente è stato rilevato in Toscana (+1.098, da 7.005 a 8.103); a seguire troviamo Lombardia (+640, da 20.563 a 21.203), Lazio (+631, da 9.817 a 10.448) ed Emilia Romagna (+540, da 7.999 a 8.539).
Mentre in Sicilia si osserva il decremento più sostenuto: infatti, tra il primo trimestre 2018 e quello dell’anno in corso, il numero di mutui concessi è diminuito di 262 unità (da 4.692 a 4.430); ad ogni modo, l’Isola mantiene il nono posto a livello nazionale per numerosità di concessioni (perdendo appena una posizione rispetto al numero di compravendite). Tra le poche altre regioni in cui il numero di mutui è diminuito troviamo Calabria (-133, da 1.284 a 1.151), Umbria (-82, da 1.223 a 1.141), Basilicata (-74, da 553 a 479), Molise (-46, da 253 a 207) e Puglia (-20, da 5.416 a 5.396).