Comunità energie rinnovabili: sinergia tra pubblico e privati - QdS

Comunità energie rinnovabili: sinergia tra pubblico e privati

Comunità energie rinnovabili: sinergia tra pubblico e privati

Simona Saccullo  |
mercoledì 24 Agosto 2022

Anche il Comune ennese ha partecipato all’avviso della Regione che ha messo a disposizione 5 milioni di euro per i 391 Municipi dell’Isola. Soddisfazione da parte dell’Amministrazione Dipietro

ENNA – Nei giorni scorsi la Regione ha annunciato la chiusura dell’avviso dell’assessorato regionale dell’Energia rivolto ai 391 Comuni siciliani per promuovere la costituzione delle Comunità di energie rinnovabili e solidali (Cer) con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro.

Anche il Comune di Enna ha partecipato così come reso noto dal sindaco Maurizio Dipietro e dall’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Alloro. “L’obiettivo dell’avviso – ha spiegato Alloro – è di promuovere l’istituzione di Comunità di energie rinnovabili e solidali quali enti senza finalità di lucro, costituiti al fine di promuovere il processo di decarbonizzazione del sistema economico e territoriale, di agevolare la produzione, la condivisione virtuale e il consumo di energia elettrica generata principalmente da fonti rinnovabili, nonché forme di miglioramento dell’efficienza energetica e di riduzione dei consumi energetici, anche a favore della riduzione della povertà energetica e sociale”.

“Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto il sindaco Dipietro – per la costituzione della comunità energetica, che rappresenterà un esempio di come il Comune e i cittadini lavorano in stretta sinergia sui temi dell’efficienza energetica. Un passo importante in linea con il lavoro che il nostro Comune sta facendo sui temi del risparmio energetico, a partire dal project financing della pubblica illuminazione che partirà a settembre”.

L’avviso ha previsto la concessione di un contributo a fondo perduto sufficiente per coprire le spese necessarie alla costituzione delle comunità energetiche. Mediamente, in base alle istanze pervenute, ogni Comune intende realizzarne due: quindi ne potranno essere attivate fino a seicento. In tale contesto, cittadini e imprese che faranno parte delle Cer condivideranno energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili.

I Comuni ammessi alle agevolazioni potranno ottenere rapidamente dal Dipartimento dell’Energia un’anticipazione pari al 40% del contributo totale a fronte della presentazione di una semplice richiesta con allegata la delibera di impegno del Consiglio comunale di costituzione della Comunità di energie rinnovabili e solidali.

L’iniziativa si concluderà con l’istituzione della Cer e contestualmente con la trasmissione della richiesta al Gestore dei servizi energetici (Gse) di ammissione al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa. Tutte le spese relative al progetto di fattibilità tecnico-economica e quelle amministrative per la costituzione e la richiesta al Gse saranno rendicontate alla Regione che, come previsto dall’avviso, emetterà il saldo conclusivo del contributo spettante al Comune.

Simona Saccullo

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