Incontro organizzato da Confindustria con la direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate e l’Ordine dei commercialisti etneo per fornire risposte alle aziende
CATANIA – Ci sono 1,8 milioni di euro per il credito d’imposta dalla Zes unica, ma manca ancora una strategia organica e le imprese sono costrette a rispettare tempi stretti per realizzare investimenti di lungo periodo. A 24 ore dall’avvio delle procedure per l’accesso al credito d’imposta garantito dalla nuova Zona economica speciale nazionale, Confindustria Catania è riuscita a organizzare un incontro dal taglio particolarmente operativo, in cui è stato mostrato come avviare concretamente le richieste.
Confindustria Catania, le risposte sulla Zes unica
“La priorità che ci stiamo dando è quella di capire quali risposte dare alle nostre associate sulla fruizione del nuovo credito d’imposta. È l’aspetto che più frena gli investimenti e quindi quello più urgente da affrontare – ha spiegato il vicepresidente vicario Confindustria Catania, Franz Di Bella –. Dobbiamo dare impulso strategico al territorio. Il Mezzogiorno, la Sicilia e la nostra area industriale di Catania hanno bisogno di avere strumenti rapidi, veloci per investire”.
Zes Unica e nuovo credito d’imposta
L’incontro su Zes Unica e nuovo credito d’imposta è stato perfezionato coinvolgendo l’ordine dei Commercialisti di Catania, con cui Confindustria ha stretto un protocollo d’intesa per affrontare tutte le tematiche legate all’imprenditoria, e la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate per mostrare come accedere alla misura. La cessazione delle Zes territoriali ha lasciato delle lacune, per questo diventa importante la collaborazione tra enti territoriali.
Importante il filo diretto con l’Agenzia delle Entrate
“Mi preme dire che noi commercialisti siamo pronti ad affiancare le imprese. Abbiamo competenze a livello fiscale, contabile nella gestione della Zes, ma riteniamo sia importante che ci sia un filo diretto con l’Agenzia delle Entrate affinché, man mano che si manifestano le criticità, possiamo gestirle insieme – ha dichiarato Elisa Manganaro, componente del Consiglio dell’ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Catania –. Questo dal momento in cui è necessario farci carico della gestioni dei crediti della Zes”.
“Non c’è un adeguato coordinamento – ha spiegato Manganaro riferendosi alla gestione diventata centrale ma con operatività soprattutto regionale delle zone economiche speciali –, per questo noi commercialisti a volte non riusciamo a dare delle risposte”.
Sull’idea di riunioni congiunte ha parzialmente aperto il capo Ufficio controlli della Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Catania, Mike Josè Leonardi. “Ricoprendo il proprio ruolo ognuno di noi deve mettere a fattore comune le proprie competenze per sostenere le imprese”. Parlando dell’utilità del credito di imposta ha aggiunto: “Le aziende dovrebbero investire a prescindere da questo strumento, decidere a monte l’intervento, perche se le risorse dal credito d’imposta non sono piu disponibili, le imprese entrano in difficoltà”.
L’incontro è stato moderato da Daniela La Porta, componente del Comitato direttivo della sezione Consulenza di Confindustria Catania. Sono intervenuti Samantha Di Mauro e Massimo Cartalemi, rispettivamente presidente della Commissione Finanza agevolata dell’Odcec di Catania e componente della Commissione nazionale Finanza agevolata dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Marco Causarano, vicepresidente di Confindustria Catania, Giuseppe Bennici, funzionario dell’Ufficio controlli della Direzione provinciale di Catania Agenzia delle Entrate.