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Corpo volontario soccorso in mare, da oltre 25 anni al fianco dei cittadini

redazione

Corpo volontario soccorso in mare, da oltre 25 anni al fianco dei cittadini

Laura Pellegrino  |
mercoledì 26 Aprile 2023

In Sicilia 653 iscritti, molti dei quali prestano servizio di salvataggio come assistenti bagnanti. Il presidente nazionale Sandro Gaglio: “Noi un punto di riferimento per i comuni”

Il Corpo volontario soccorso in mare nasce nel 1997 per volontà del direttore della rivista “Nautica”, Lucio Petrone, grazie ad un annuncio in cui invitava i lettori a candidarsi spontaneamente a entrare a farne parte. Niente di più semplice di una guardia costiera condivisa tra enti pubblici e privati, che da subito ha visto tanti appassionati così come ex ufficiali ormai in pensione, aderire ad un progetto diventato col tempo ambizioso. Nello stesso anno, fu proprio l’attuale presidente nazionale Sandro Gaglio ad iscriversi, riuscendo in pochi mesi dal suo incontro a Roma ad ottenere 250 iscritti con oltre 150 imbarcazioni che da quel momento, ove necessario e se già in navigazione, si sarebbero rese disponibili ad un pronto intervento in mare attraverso la Capitaneria di Porto.

Così facendo, il Corpo continuò a crescere, come il desiderio di voler garantire un servizio alla comunità sempre più efficiente e costante, tanto che Sandro Gaglio pensò di coinvolgere i giovani nell’attività di supporto volontario al salvataggio sulle spiagge catanesi, assieme all’ammiraglio Giancarlo Russo: “Questa intuizione divenne una vera e propria legge, per cui lo Stato iniziò a chiedere ai singoli comuni di adoperarsi obbligatoriamente per avere un servizio di salvataggio su ogni spiaggia pubblica di propria pertinenza. In tutta Italia – continua Sandro Gaglio – iniziammo quindi ad istituire una serie di sezioni raggiungendo circa duemila iscritti”.

Ad oggi, il Corpo volontario soccorso in mare conta 653 iscritti in Sicilia, molti dei quali continuano a prestare servizio di salvataggio come assistenti bagnanti in decine di comuni che lo richiedono, tra cui Messina, Catania Trapani e Ragusa: “Il vicepresidente Piero Bartolone è ad esempio responsabile della provincia di Messina – racconta il presidente Gaglio – dove questo servizio è presente in 15 differenti comuni tra cui Santa Teresa di Riva, che ha ottenuto la bandiera blu non soltanto per il mare non inquinato e la raccolta differenziata, ma anche per la nostra presenza. Un grande orgoglio quindi, essere ormai punto di riferimento ed essere scelti molto spesso dagli stessi comuni, oltre che riuscire a vincere bandi di gara pubblici per continuare a prestare questo servizio con estrema dedizione. Abbiamo anche istituito postazioni dedicate al servizio per i disabili, dove si svolge la terapia multi-sistemica in acqua per garantire serenità a loro così come alle loro famiglie”.

Mentre la volontà di far crescere quest’associazione di certo non manca, Sandro Gaglio non ha dubbi sul prossimo obiettivo del Corpo volontario soccorso in mare: “Vogliamo far sì che la nostra esperienza e professionalità, riconosciuta dalle autorità così come dai singoli comuni in tutta Italia, ci permetta di rilasciare brevetti di salvataggio senza dover richiedere supporto ad enti terzi per la formazione dei nostri assistenti ai bagnanti, che seguono sempre rigorosi corsi di formazione legati al primo soccorso per diventare operatori BLS-D e non solo. Abbiamo le capacità e la professionalità per farlo, e spero che le istituzioni lo capiscano dopo 23 anni di servizio”. Un supporto ai comuni, alle associazioni di disabilità e in spiaggia, dunque, che garantisce una vera e propria autorità al servizio della comunità, questo è ciò che il Corpo volontario soccorso in mare vuole continuare a garantire negli anni a venire.

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