Covid: +10% mortalità in Italia nel 2020, tra più alte d'Europa - QdS

Covid: +10% mortalità in Italia nel 2020, tra più alte d’Europa

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Covid: +10% mortalità in Italia nel 2020, tra più alte d’Europa

Redazione  |
mercoledì 21 Giugno 2023

Il 70% dei decessi evitabili registrati negli ultimi 2 anni disponibili è dovuto ai tumori maligni del colon e del retto (19,13%)

Il peso della pandemia di Covid-19 in Italia si fa evidente con l’eccesso di mortalità registrato nel 2020 rispetto al periodo pre-pandemico, +10,2%, tra i più elevati in Europa, superato solo da alcuni Paesi come Spagna e Polonia (rispettivamente 11,0% e 13,2%). La media dei Paesi Ue-27 è pari a +5,7%. Nel 2021 l’eccesso italiano di mortalità (+3,6%) scende sotto la media europea (+7,0%), che rimane elevata a causa dell’impennata di decessi nei Paesi dell’Est-Europa (tra questi Bulgaria con +32,3% e Polonia con +21,6%). È quanto emerge dal ventesimo Rapporto Osservasalute 2022, curato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane che opera nell’ambito di Vihtali, spin off dell’Università Cattolica, campus di Roma.

L’elevato eccesso di mortalità registrato nei due anni di pandemia – si legge nel report – si è tradotto in una diminuzione della speranza di vita in quasi tutti i Paesi europei, con una perdita in media di 1,2 anni di vita attesa nel 2021 rispetto al 2019. L’effetto complessivo sulle aspettative di vita è ancora negativo in tutti gli Stati membri dell’Ue, ad eccezione di Lussemburgo (+0,1 anni), Malta e Svezia (stesso livello nel 2019 e nel 2021).

L’analisi della mortalità evitabile riconducibile ai servizi sanitari (amenable mortality) – che nel periodo 2018-2019 è pari a 63,98 per 100.000 mentre era 65,53 nel biennio 2016-2017 – mostra che, nonostante la diminuzione complessiva del dato, è ancora molto alta la quota di decessi attribuibili ai tumori e alle malattie cardiocircolatorie: infatti, il 70% dei decessi evitabili registrati negli ultimi 2 anni disponibili è dovuto ai tumori maligni del colon e del retto (19,13%), alle malattie cerebrovascolari (17,96%), ai tumori maligni della mammella (16,88%) e malattie ischemiche del cuore (16,03%). Questi decessi si sarebbero potuti evitare – evidenzia l’Osservasalute – se le condizioni che li hanno causati fossero state intercettate per tempo con le campagne di screening. I valori più bassi tra le regioni si registrano nella Pa di Trento (46,42 per 100.000), i più alti in Campania (81,41 per 100.000).

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