Prosegue la fase uno del Vax Day, ieri il siero ad altri duecento operatori della sanità siciliana. sedicimila nuove assunzioni di medici e infermieri, di questi l’otto per cento alla Sicilia. Ieri visita al Petrolchimico di Siracusa
PALERMO – Seconda giornata ieri del piano nazionale per i vaccini. In Sicilia sono complessivamente 200 le persone che hanno ricevuto il vaccino anti Covid nei quattro Centri di somministrazione allestiti a Palermo presso il Policlinico Giaccone e negli ospedali Civico, Villa Sofia-Cervello e Villa delle Ginestre.
Prosegue, così, la fase uno del “V-Day” della campagna vaccinale secondo il target individuato dal Piano nazionale che prevede la somministrazione del farmaco nell’isola a 685 persone tra sanitari, a quanti operano comunque negli ospedali e agli operatori e ospiti delle Rsa o Centri residenziali per anziani. Come programmato dall’assessorato regionale alla Salute, a essere vaccinati oggi (e fino al 30 dicembre) saranno dieci rappresentanti di ogni Azienda sanitaria dell’Isola. Il Centro di somministrazione allestito al Civico, oltre che per 10 dipendenti della stessa azienda, è il riferimento per quanti provengono dal “Garibaldi” e dal “Cannizzaro” di Catania, dall’Ismett di Palermo e dal “Bonino Pulejo” di Messina. I sanitari di “Villa Sofia-Cervello”, invece, accolgono i dipendenti provenienti dalle Asp di Trapani, Agrigento e Siracusa, dal “Papardo” di Messina e ovviamente i dieci colleghi della loro stessa azienda.
Nel Centro di somministrazione vaccino del Policlinico Giaccone, oltre agli interni, giungono i rappresentanti dei Policlinici di Catania e Messina e i sanitari delle Asp di Caltanissetta ed Enna. Infine, a Villa delle Ginestre le dosi riservate al personale proveniente dalle Asp di Catania, Messina e Ragusa, dall’ospedale di Cefalù e dal “Buccheri La Ferla” e ai colleghi dell’Asp di Palermo. Intanto, l’assessorato alla Salute ha effettuato un monitoraggio sulle 85 persone che domenica hanno ricevuto il vaccino anti Covid: nessuno ha presentato sintomi avversi.
Ieri l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, si è recato a Siracusa al dopolavoro Isab Lukoil, nella zona industriale di Siracusa, per una visita al presidio Uscai, Unità Speciale di Continuità Assistenziale Industriale dell’Asp di Siracusa per monitorare e contenere la diffusione epidemiologica da Covid 19 tra i lavoratori Lukoil e dell’indotto. è stata l’occasione per spiegare come avverrà la somministrazione dei vaccini. “Il piano della vaccinazione è nazionale e la Sicilia, così come le altre regioni, non può andare in ordine sparso – ha detto Razza – La fase uno è stata approvata dal Parlamento e prevede tre categorie coinvolte: operatori sanitari, operatori e pazienti delle Rsa e over 80, che in Sicilia sono 350 mila. Per le altre fasi della vaccinazione il commissario Arcuri ha convocato una riunione per meglio determinare alcune categorie: ci saranno le persone autosufficienti che potranno essere contattate e le persone non autosufficienti per le quali la vaccinazione dovrà invece avvenire a domicilio”.
Ma Razza ha mostrato preoccupazione per coloro che potrebbero non volersi vaccinare: “Io penso che ci voglia una sensibilizzazione molto forte sulla vaccinazione – ha detto Razza – l’Istituto superiore di sanità sta lavorando ad una campagna scientifica: sarebbe sbagliato pensare di convincere le persone con la forza. Bisogna che tutti comprendano quanto sia importante riprendere una vita normale, magari riuscire a levarsi questa mascherina fra qualche mese e riuscire a riabbracciare i propri cari”. “Se dovessi fare una provocazione dovremmo diffondere le immagini di una terapia intensiva e il dolore di tanti familiari che hanno visto andare via i loro parenti”.
L’assessore Razza ha anche annunciato nuove assunzioni: “La Protezione civile nazionale e il commissario nazionale per l’emergenza hanno inserito una specifica norma nella legge di stabilità del parlamento che prevede l’assunzione in tutta Italia di 13.000 infermieri e di 3000 medici. L’8 per cento di questi è destinato alla Sicilia – ha spiegato – su questo si lavorerà intensamente: il bando è già scaduto. La Sicilia, come tutte le regioni italiane, attingerà al bando per rafforzare le squadre di vaccinazione”.