"Se non vogliamo tornare in una situazione di chiusure e restrizioni in autunno - ha detto - più investiamo adesso e minore è la possibilità di trovarci in una situazione difficile dopo"
“Ci dobbiamo abituare ad
adattare regole e comportamenti all’evoluzione del virus. Questa variante
Delta è stata una sorpresa per tutti, non solo è altamente trasmissibile ma
infetta con frequenza allarmante anche le persone che hanno fatto una sola dose
di vaccino. Questa novità ci deve far riflettere sul Green Pass”. Lo ha
detto Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia dell’Università di
Padova a Buongiorno, su Sky TG24.
“Se non vogliamo tornare in una situazione di chiusure e restrizioni in autunno – ha aggiunto – più investiamo adesso e minore è la possibilità di trovarci in una situazione difficile dopo. Queste misure consideriamole un investimento per il futuro”. E ha aggiunto: “Non possiamo attribuire agli italiani nessuna colpa, se il messaggio è quello che non c’è più pericolo, che diventa tutta zona bianca, non ci possiamo lamentare se prendono treni o autobus affollati o vanno in vacanza.
La battaglia a questo punto è
assolutamente politica, sulle regole che i politici prendono, bisogna chiedere
a loro cosa succederà. Se consentono al virus di diffondersi e emergono
varianti resistenti al vaccino qualcuno la responsabilità se la dovrà pur
prendere”.
“Io incomincio ad essere molto
critico anche con le autorità inglesi, perché in qualche modo hanno detto un
mese e mezzo fa che i cambiamenti erano irreversibili e in qualche modo
vogliono mantenere la parola, ma permettono la trasmissione di una variante che
è potenzialmente in grado di superare le difese indotte dalla prima vaccinazione,
con il pericolo che si selezionino varianti resistenti al vaccino. Non è a mio
avviso una situazione corretta”.
Crisanti ha continuato: “Sulla
finale di Euro 2020, specialmente se a Londra i casi continuano ad aumentare,
penso che bisognerebbe riflettere, soprattutto sulla capienza, se non altro sui
criteri di ammissione allo stadio. Abbiamo già evidenze che la variante Delta
ha una capacità di trasmissione esplosiva. Penso che se non ci vogliamo fare
male dobbiamo rivedere con realismo questa situazione”.