Aveva negato il contributo da venticinquemila euro previsti dal decreto a un imprenditore nisseno che si è rivolto alla Giustizia. Il giudice ha emesso un'ordinanza di accoglimento intimando l'immediato pagamento
Il Tribunale di Caltanissetta ha dato ragione ad un imprenditore, titolare di una piccola impresa, che aveva fatto ricordo dopo essersi visto negare i venticinquemila euro previsti dal decreto Cura Italia per agevolare le aziende in difficoltà economica a seguito della pandemia di coronavirus.
La banca, secondo quanto riferito dall’avvocato dell’imprenditore, Giuseppe Giunta, aveva opposto un generico veto poiché non c’erano i requisiti per chiedere il prestito agevolato.
Il giudice Francesco Lauricella, dopo l’analisi della documentazione allegata agli atti, ha emesso però un’ordinanza di accoglimento con la quale ha ordinato alla Banca di pagare immediatamente la somma richiesta, fissando anche l’udienza per la comparizione delle parti al fine di confermare, modificare o revocare l’ordinanza stessa.
“Per questa categoria di prestiti – ha detto l’avvocato Giunta – non c’è valutazione del merito di credito, è sufficiente un’autocertificazione sui ricavi”.