Ddl Sanità, Daidone (FdI): “Ars non sarà bypassata” - QdS

Ddl Sanità, Daidone (FdI): “Ars non sarà bypassata”

redazione

Ddl Sanità, Daidone (FdI): “Ars non sarà bypassata”

Giulia Biazzo  |
martedì 10 Ottobre 2023

Il deputato Daidone risponde alle polemiche sulla riforma a cui lavora il Governo Schifani. Cimo: “No a legge preconfezionata”. La replica: “Discuteremo anche con i sindacati”

SICILIA – Nessuna intenzione di bypassare Ars e sindacati sulla proposta di riforma della sanità. A dirlo al Quotidiano di Sicilia è Dario Daidone, deputato FdI all’Ars rispondendo alla polemica esplosa nei giorni scorsi e che vede opposizioni e forze sindacali in contrasto con il governo Schifani.

Il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro ha chiesto che si faccia chiarezza: “Ci aspettiamo che il presidente Schifani prenda posizione (…) sulle reali intenzioni del governo regionale in merito alla riforma della sanità, non pensino di trasformare la sanità in una fabbrica di poltrone”. Continua Catanzaro: “Siamo i primi a sostenere la necessità di una riorganizzazione dell’offerta sanitaria in Sicilia ma bisogna partire dalle esigenze degli utenti e dalle caratteristiche dei territori: è indispensabile il confronto con gli operatori, con le associazioni interessate e con gli amministratori locali, cioè tutto quello che il governo regionale fino ad ora ha sistematicamente trascurato”.

Della stessa opinione è anche Antonio de Luca del M5s: “ Il parlamento è stato bypassato. Apprendere dalla stampa della riforma sanità è l’ennesima conferma che per Schifani l’Ars è solo un fastidioso orpello. Sia chiaro, noi non siamo disposti a fare i notai delle decisioni prese dalla giunta, specie per scelte fondamentali che regoleranno la vita di tutti i siciliani per i prossimi anni, come quella per il riordino del servizio sanitario regionale: occorre mettere il cittadino e il diritto alla salute al centro della riforma e avere il coraggio di slegare la sanità dalla politica”.

Al QdS l’onorevole Dario Daidone di Fdi respinge gli attacchi al mittente: “Il progetto di riforma è presunto e deve ancora arrivare in assemblea e nelle commissioni competenti: vanno valutate e attenzionate le motivazioni che portano ad una proposta di questo tipo: cioè se si debba avere uno scorporamento delle aziende ospedaliere del territorio rispetto alle grandi Asp. In linea di principio si andrebbe verso una diversificazione delle mission delle varie aziende. Tutto questo in ogni caso va affrontato nelle commissioni competenti, cioè quella salute e quella bilancio per il relativo impatto economico”.

La notizia della presunta riforma ha smosso anche il segretario regionale di Cimo, Giuseppe Bonsignore che dichiarato: “Il contenuto di quello che l’Assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha definito ‘ipotesi di studio’ era stato, a grandi linee, preannunciato alle organizzazioni sindacali della dirigenza medico-sanitaria nel corso di un confronto tenutosi il 18 settembre scorso, invece viene fuori questa bozza avanzata, quasi un testo di Legge già preconfezionato senza che ci sia stato alcun ulteriore confronto e tanto meno alcuna informazione preventiva. Senza entrare nel merito del testo perché troppe sarebbero le sottolineature da fare, riteniamo imprescindibile il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che rappresentano gli operatori del settore” conclude Bonsignore.

Daidone ribatte sulla questione sindacale: “È assolutamente necessario discutere con i sindacati perché le riforme del sistema sanitario regionale vanno affrontate con i soggetti coinvolti, quindi anche il personale: proprio loro, secondo me, sarebbero i più interessati perché la riorganizzazione li vedrebbe impegnati in aziende specifiche con le commissioni da fare tra aziende del territorio e quelle ospedaliere. Sono opportunità da vagliare con serenità e confronto”, conclude.

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