Decentramento e rivoluzione dolce delle periferie - QdS

Decentramento e rivoluzione dolce delle periferie

Lina Bruno

Decentramento e rivoluzione dolce delle periferie

Lina Bruno  |
martedì 01 Agosto 2023


L’assessore Pietro Currò al QdS: “Entro settembre il regolamento che darà più poteri al territorio. La frontiera è il luogo dove la gente si scontra con la quotidianità, un tema trascurato”

MESSINA – Pietro Currò, tanta esperienza nel Partito repubblicano, per 15 anni consigliere comunale, da qualche settimana nuovo assessore comunale al Decentramento ed è già al lavoro per attuare ciò che in 40 anni – dice – nessuna Amministrazione è riuscita a fare. Subito l’audizione in Commissione consiliare quindi l’avvio di una serie di incontri presso le sei circoscrizioni secondo un calendario che vede la prossima settimana le ultime tre riunioni.

“Ho sempre creduto al ruolo delle Municipalità, – dice al QdS il componente della Giunta- sono il luogo dove la gente porta i problemi che vive ogni giorno, attuare il decentramento è una rivoluzione dolce nelle periferie, è rivoluzionario quando hai l’acqua, la pulizia, le strade senza buche, cose che sembrano normali. C’è un regolamento che era stato fatto dall’ex assessore Dafne Musolino, adesso parlamentare di Sud chiama Nord“.

“Si parte da quel documento per elaborarne uno con le proposte che verranno anche da questi incontri a cui sta partecipando anche l’assessore ai rapporti con le Circoscrizioni Massimiliano Minutoli. Subito dopo si riunirà la conferenza dei presidenti dei Quartieri insieme al sindaco Federico Basile, valuteremo se coinvolgere anche i capigruppo consiliari, e cominciare materialmente a lavorare sul regolamento in modo concreto, per arrivare all’approvazione in Consiglio in tempi brevissimi, entro settembre vorrei chiudere”.

Si dovrà dare più potere ai territori a scapito di quell’accentramento a cui l’ex sindaco De Luca, almeno nel suo programma iniziale, non voleva rinunciare. “Verrà tutto statuito in questo regolamento, certo dobbiamo metterli in condizione, aiutare le municipalità a crescere. Credo che lo sviluppo della comunità sia legato ad un unicum ‘interdipendente’ in cui Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e Municipalità sono tutti soggetti determinanti, ognuno nel proprio ruolo, in una visione strategica comune, dove le circoscrizioni sono luoghi di frontiera con all’interno realtà sociali complicate. La crescita sarà limitata se non è complessiva. La frontiera è il luogo dove la gente si scontra con la quotidianità, un tema trascurato. I problemi da risolvere prima di arrivare ad un aumento di poteri sono tanti, bisogna aspettare i concorsi perché c’è bisogno anche di più personale nelle sedi per attuare il decentramento, è un percorso che ha diverse tappe la prima, è che ci deve essere uno strumento normativo approvato dal Consiglio, dopo vediamo come dare risposte ai problemi”.

Qualche proposta è già arrivata durante la seduta di Commissione e durante le riunioni nelle varie sedi. Renato Coletta consigliere della Quarta Municipalità ad esempio propone la costituzione di un Dipartimento per il decentramento con un ufficio tecnico e amministrativo ad hoc. “Questa è una buona idea – dice Currò – potrebbe essere una strada da valutare”.

Il rapporto con le partecipate Amam e Messina Servizi, si contestava che fossero diventati interfaccia tra cittadini e amministrazione al posto quartieri. “Non ho percepito questo anzi nelle tre sedi dove mi sono recato i consiglieri si sono mostrati soddisfatti per il decentramento messo in atto dei servizi delle partecipate; oggi il cittadino che ha un problema con Amam non va alla sede centrale ma negli sportelli aperti nelle circoscrizioni e altri se ne apriranno nei prossimi giorni anche la Messina social city avrà un punto per ii servizi sociali ”. Il decentramento è una sfida importante quindi per Currò e il fatto stesso che si sia nominato un assessore con la delega della sua attuazione significa che c’è una volontà politica ben precisa. “Sarebbe un bel traguardo dopo 40 anni ecco la mia volontà di accelerare i tempi, credo che sul percorso si possano dare risposte concrete”.

Tra i presidenti delle Municipalità ci sono quelli fiduciosi e chi è invece più scettico. Alessandro Cacciotto alla guida della terza circoscrizione in commissione ha evidenziato che “quella dell’assessore Currò è una sfida molto dura, ma ricordo che questa delega è passata in continuazione da una parte all’altra e così chi inizia un lavoro non può mai continuare. Decentrare è la vera forza. Io vorrei che il mio consiglio comunale, al netto dei partiti, fosse luogo di dibattito e non di un parlare continuo di argomenti senza giungere a soluzioni. Non è più campagna elettorale”.

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