DEFR Sicilia, il piano della Regione fino al 2026: i contenuti - QdS

Dalle famiglie, al lavoro, alla Sanità: ecco cosa contiene il Defr della Regione

web-sr

Dalle famiglie, al lavoro, alla Sanità: ecco cosa contiene il Defr della Regione

Salvatore Rocca  |
sabato 01 Luglio 2023

Il documento di programmazione è stato approvato dalla giunta Schifani. Ecco i contenuti principali.

Dalle famiglie alla Sanità, passando per lavoro, immigrazione, turismo, istruzione e politiche agricole. Sono numerose le missioni da compiere descritte all’interno del Documento di Economia e Finanza Regionale 2024-2026 (DEFR) della Regione Siciliana che è stato approvato nelle scorse ore dalla giunta Schifani.

DEFR Sicilia, Falcone: “Supereremo Pil di un punto”

Obiettivo dichiarato quello di superare la crescita di un punto dei Pil siciliano, così come confermato dall’assessore all’Economia Marco Falcone. “L’obiettivo del Governo Schifani è infatti rivolto verso due direttrici, da un lato aumentare la crescita del tessuto socio-economico siciliano, dall’altro il superamento di un punto di PIL migliorando contestualmente le ricadute occupazionali”, si legge nelle pagine introduttive.

In base alle stime realizzate da Banca d’Italia, nel corso del 2023 il PIL dell’Isola crescerà in media dell’1%, in linea con l’andamento nazionale. A partire dal 2024, quindi, la Regione intende superare questo step, lasciandosi alle spalle le difficoltà causate dall’emergenza pandemica da Covid-19 del 2020 e lo scoppio del confitto in Ucraina che ha comportato, tra le varie conseguenze, anche la forsennata crescita dell’inflazione.

Ma cosa c’è all’interno del Documento realizzato dall’assessorato all’Economia e come verranno organizzate le spese nei prossimi anni?

DEFR Sicilia, il ruolo del PNRR

Particolare importanza, in questo senso, viene data all’impulso che è in grado di garantire il PNRR, il quale ha destinato alla Sicilia investimenti per 32 misure per un importo complessivo di 18,88 miliardi di euro. Tra questi, 5,37 rappresentano le sovvenzioni, 13,51 miliardi i prestiti e 3,95 costituiscono un fondo complementare.

Nel documento viene sottolineato che “la spesa con finalità strutturali per il triennio 2024-2026 continuerà ad essere garantita dai fondi della politica di coesione comunitaria e nazionale” del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (Fondo di rotazione).

DEFR Sicilia, Partecipate, Agricoltura e Istruzione

Transizione digitale

Tra gli obiettivi fissati dalla Regione Siciliana figura la transizione digitale, per la quale è stato realizzato il Piano Triennale per la Transizione Digitale regionale 2023/2025. In tal senso si procederà su due strade: gli interventi trasversali, “ossia quegli interventi destinati ad interessare il territorio o l’intera amministrazione” e gli interventi verticali, “ossia quegli interventi specificamente dedicati ai settori di intervento prioritariamente individuati dalle strategie regionali”.

Società partecipate

Spazio viene poi riservato al controllo delle società partecipate. In particolare, viene posta attenzione su Interporti (“è in corso la verifica circa l’attualità della realizzazione dell’interporto di Termini Imerese, legata al reperimento delle occorrenti risorse finanziarie”), AST (“La società versa in uno stato di crisi aziendale. In esito alle risultanze degli ultimi bilanci di esercizio, sarà valutata la possibilità di proseguire le attività di trasporto pubblico locale, previa elaborazione di un nuovo piano industriale”) e la Società Stretto di Messina.

Agricoltura

Capitolo agricoltura. Per questo settore la Regione Siciliana intende “adottare gli interventi strategici per rafforzare il sistema produttivo”.

Tra le misure previste il rilancio e il miglioramento delle attività zootecniche, la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti con investimenti nelle cantine “aumentando la promozione del vino nei Paesi terzi, a sostenere le filiere e i prodotti ad alto valore salutistico e ambientale”.

Istruzione

Nel DEFR della Regione Siciliana si trova spazio anche il tema dell’Istruzione. Verrà data priorità al “potenziamento delle azioni per il contrasto dell’abbandono scolastico precoce e correlata dispersione, lo sviluppo della dimensione digitale delle istituzioni scolastiche, l’integrazione tra pubblico-privato nel settore educativo, con interventi a sostegno della scuola paritaria, l’incremento delle iniziative utili all’orientamento e al transito vocazionale tra i diversi percorsi scolastici”. Sarà tutelato, inoltre, il diritto allo studio universitario, provvedendo a un incremento delle borse di studio annuale per gli studenti meritevoli.

Per il settore professionale, in attesa di una “complessiva riforma del sistema”, la Regione Siciliana intende provvedere alla “semplificazione e razionalizzazione delle procedure, tanto a livello degli avvisi e dei bandi, quanto alle procedure di controllo, monitoraggio e verifica”.

Dalla Cultura all’emergenza immigrazione

Beni Culturali

Spazio anche alla tutela dei beni culturali attraverso la valorizzazione dei “siti di interesse culturale, storico e paesaggistico” attraverso l’impiego di maggiori risorse regionali, nazionali e comunitarie, e con “azioni di monitoraggio”. Connesso, in questo ambito, anche il capitolo Turismo.

Per questo settore nel corso del prossimo triennio vengono promessi “il sostegno alle PMI per la crescita sui mercati internazionali, anche attraverso il coinvolgimento degli operatori del settore nella partecipazione alle Borse e Fiere nazionali ed internazionali”, “la promozione e il rafforzamento ulteriormente del Brand Sicilia” e “la promozione del turismo esperienziale e responsabile”.

Immigrazione

Tanti progetti anche per quanto riguarda l’immigrazione. Tra le misure che verranno adottate, “l’avvio e realizzazione delle azioni di accoglienza, integrazione e inclusione delle persone immigrate” attraverso “le risorse FAMI, FAMI Emergenziale, PON Inclusione e PON Legalità nell’ambito della Programmazione 2022-2027”.

DEFR Sicilia, tutele a famiglie, Salute e lavoro

Famiglie

Per quanto riguarda le famiglie, nel DEFR si fa riferimento ad azioni come il “Piano per l’Invecchiamento attivo”, “Accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito”, “Avviso pubblico “Famiglie al centro”, interventi in favore della maternità e della vita nascente “Bonus figlio” e il “monitoraggio sull’affidamento familiare”.

Salute

Per quanto concerne il tema Salute, la Regione Siciliana sottolinea come “il settore sanitario assorbe circa il 50% delle risorse regionali”. “A seguito della situazione di disequilibrio economico-finanziario, registratasi nel 2006, per oltre 800 milioni di euro, com’è noto, è stato oggetto di un icastico programma di riforma”.

In questo capitolo viene ricordato l’impegno della Regione Siciliana per la realizzazione di cinque interventi relativi alla costruzione dell’ospedale Pediatrico di Palermo, del nuovo ospedale Civico di Palermo, del nuovo Policlinico di Palermo, dell’ospedale Palermo Nord e la riqualificazione del P.O. Ingrassia del capoluogo siciliano. La spesa prevista per queste opere è di 1.076.357.366,57 euro, di cui il 95% coperta dallo Stato. Il rimanente 5% – pari a 53.817.868,33 – sarà a carico della Regione.

Nel complesso, è prevista la revisione della rete ospedaliera della Sicilia, la riduzione della mobilità passiva, lo sviluppo della sanità digitale e l’attivazione di attivazione di Ospedali di comunità, Case di comunità e Centrali operative territoriali.

Lavoro

In merito all’occupazione, nel DEFR si sottolinea che la Regione Siciliana “punterà a programmare interventi ed azioni a tutela delle donne, sia in maniera diretta cercando di favorirne l’ingresso nel mercato del lavoro sia in maniera indiretta attraverso l’ampliamento dello Sportello Donna”, sia attraverso “strumenti di welfare aziendale che siano in grado di conciliare i tempi lavoro/famiglia che tendono a garantire, oltre una maggiore occupazione delle donne anche una capacità di carriera”.

Vengono poi promessi interventi di promozione per “l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti, un invecchiamento attivo e sano, come pure ambienti di lavoro sani ed adeguati che tengano conto dei rischi per la salute”.

E ancora, si fa menzione di “misure volte a creare ambienti di lavoro sani ed adeguati e formazione continua per la sicurezza e per prevenire incidenti sul lavoro e volte all’emersione e al contrasto del lavoro nero”. Riproposto il Programma GOL che “prevede il Piano per le nuove competenze, il potenziamento dei Centri per l’Impiego (600 milioni) e il rafforzamento del sistema duale (600 milioni). L’orizzonte temporale del programma è il quinquennio 2021/2025”.

Foto di repertorio

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017