Democrazia partecipata, nuove risorse per l’ennese - QdS

Democrazia partecipata, nuove risorse per l’ennese

redazione

Democrazia partecipata, nuove risorse per l’ennese

mercoledì 15 Febbraio 2023

Barrafranca, Calascibetta, Centuripe, Cerami, Enna, Nissoria, Regalbuto, Sperlinga, Troina e Villarosa sono stati destinatari di 63 mila euro degli 1,3 milioni riassegnati per i Comuni virtuosi

ENNA – Un premio da 1,3 milioni di euro per i Comuni virtuosi che hanno speso fino all’ultimo euro dei fondi regionali 2019 per la democrazia partecipata, di cui più di 63 mila destinata a dieci Municipi della provincia ennese. Si tratta delle risorse ripartite con decreto dell’assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica della Regione Siciliana. Il documento contiene la ripartizione di queste premialità, che vanno a rimpinguare le casse di 207 Comuni: 24 nell’Agrigentino, 11 nel Nisseno, 26 nel Catanese, 10 nell’Ennese, 79 nel Messinese, 35 nel Palermitano, 3 nel Ragusano, 10 nel Siracusano e 9 nel Trapanese.

Nello specifico, Barrafranca ha ricevuto 5.773 euro, Calascibetta 10.665, Centuripe 4.677, Cerami 5.999, Enna 8.482, Nissoria 7.638, Regalbuto 6.345, Sperlinga 4.613, Troina 4.587 e Villarosa 7.264.

“Va subito detto – hanno spiegato i rappresentanti di Parliament Watch Italia, l’associazione che ha lanciato il progetto ‘Spendiamoli Insieme’, sul monitoraggio civico dei fondi per la democrazia partecipata in Sicilia – che queste cifre non hanno alcun vincolo di destinazione. Le Amministrazioni comunali potranno impiegarle come ritengono più opportuno. Dal nostro punto di vista sarebbe utile, oltre che giusto, che servano per migliorare e ampliare i processi di democrazia partecipata previsti dalla legge. In ogni caso, a prescindere dalla cifra e dalla destinazione, i fondi extra costituiscono comunque un ulteriore incentivo per i Comuni a spendere. Nelle prossime settimane proveremo a verificare se i 207 Comuni individuati dalla Regione per le premialità siano o meno davvero virtuosi”.

Le premialità derivano dalle sanzioni ai Comuni inadempienti a valere sui fondi 2019. Secondo la Legge regionale siciliana 5/2014 (art. 6, comma 1), ogni anno i Comuni Siciliani sono tenuti a spendere il 2% dei fondi che ricevono dalla Regione (meno le cosiddette “quote complementari” destinate alla stabilizzazione dei lavoratori precari) con forme di democrazia partecipata, quindi coinvolgendo i cittadini nella scelta dei progetti da realizzare con queste risorse. Dal 2015 (Lr n.9/2015 art.6 comma 2) è stata introdotta una sanzione per i Comuni inadempienti, che devono restituire la somma non spesa alla Regione. Dal 2020 (Lr n. 9/2020) è prevista la ripartizione delle somme restituite tra i Comuni virtuosi.

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