Denuncia Iva precompilata 2023, cosa è, come funziona, chi la riceverà - QdS

Denuncia Iva precompilata 2023, cosa è, come funziona, chi la riceverà

Denuncia Iva precompilata 2023, cosa è, come funziona, chi la riceverà

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venerdì 10 Febbraio 2023
agenzia entrate

Si tratta di una delle novità legate alla digitalizzazione dei servizi e degli adempimenti tributari. In questo articolo, leggi in basso, spieghiamo cos'è e chi sarà interessato dalla novità.

E’ in arrivo una delle principali novità per le dichiarazioni di autonomi, professionisti e imprese.

Da febbraio 2023, sarà messa a disposizione dei contribuenti (stimata una platea di 2,3 milioni di soggetti, ndr) la dichiarazione Iva precompilata.

Si tratta di una delle novità legate alla digitalizzazione dei servizi e degli adempimenti tributari. In questo articolo, leggi in basso, spieghiamo cos’è e chi sarà interessato dalla novità.

Dichiarazione precompilata IVA 2023: cos’è e quando arriva

Dichiarazione precompilata IVA al via da febbraio del 2023, ce lo impone l’Europa. Entro il prossimo mese del 2023, infatti, l’Agenzia delle entrate metterà disposizione di circa 2,3 milioni di partite IVA, commercianti, artigiani, imprese e professionisti, la dichiarazione Iva precompilata 2023.

L’introduzione sperimentale della dichiarazione Iva precompilata è frutto degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, PNRR, alla voce “M1C1-109 – Riforma dell’amministrazione fiscale”. Dunque, da febbraio, alla dichiarazione dei redditi precompilata si affiancherà la dichiarazione Iva precompilata.

Vediamo, qui di seguito, cos’è e come funziona la dichiarazione precompilata Iva 2023, per non farci trovare impreparati.

Dai registri iva precompilati alla dichiarazione Iva precompilata

Come detto in premessa il 2023 segnerà il debutto effettivo della dichiarazione Iva precompilata.

Il traguardo della dichiarazione precompilata sarà raggiunto dopo l’avvio di un percorso che è già iniziato tempo fa con la predisposizione dei registri Iva precompilati.

In particolare, già dal 13 settembre 2021, il Fisco, in forza delle previsioni di cui all’art.4 del D.lgs 127/2015 ha messo a disposizione di una platea di circa 2 milioni di operatori commerciali, i registri iva precompilati (acquisti e vendite).

Inizialmente la novità ha riguardato i soggetti passivi Iva:

  • residenti e stabiliti in Italia che effettuano
  • la liquidazione trimestrale dell’Iva (con esclusione di alcune categorie di soggetti che operano in particolari settori o con regimi speciali ai fini Iva).
  • I registri sono messi a disposizione all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”. Come avviene per la dichiarazione dei redditi precompilata, il contribuente può: visualizzare e convalidare i dati, con o senza modifiche, e beneficiare dell’esonero dalla tenuta dei registri.

Chi riceverà l’Iva precompilata nel 2023

In base alle indicazioni riportate tempo addietro dall’Agenzia delle entrate nel comunicato stampa del 13 settembre 2021, il soggetto che ha convalidato i registri per tutti i trimestri del 2022, da quest’anno troverà nella propria area riservata anche la dichiarazione annuale Iva precompilata.

Inoltre, dal 6 novembre del 2022, chi ha utilizzato i registri Iva precompilati, convalidandoli direttamente oppure integrandoli prima, ha potuto accedere anche alla comunicazione delle liquidazioni periodiche (Lipe), elaborata in bozza dall’Agenzia per il trimestre di riferimento.

Si veda a tal fine, il provvedimento, Agenzia delle entrate, dell’8 luglio 2021.

Dichiarazione precompilata IVA 2023: come funziona e chi riguarda

In fase iniziale, la dichiarazione Iva precompilata, dovrebbe riguardare solo i soggetti Iva residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva per opzione.

L’ulteriore condizione è quella della conferma del contenuto dei registri Iva precompilati  rispetto al periodo d’imposta 2022.

Successivamente ossia rispetto alle operazioni poste in essere dal 2023, la novità potrebbe essere estesa anche coloro che operano in  regimi speciali ai fini Iva (vedi ad esempio, editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio),  o che adottano particolari regole di determinazione e versamento dell’imposta (ad esempio i commercianti al minuto con opzione per la c.d. ventilazione dei corrispettivi).

Altri soggetti interessati potranno essere coloro che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici o cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori.

Quando arriva

A ogni modo, la prima dichiarazione Iva precompilata sarà messa a disposizione dal 10 febbraio 2023.

Ciò avverrà grazie alle informazioni che l’Agenzia delle entrate ricaverà da:

  • fatture elettroniche inviate tramite il Sistema di interscambio;
  • comunicazioni delle operazioni transfrontaliere;
  • trasmissione telematica dei corrispettivi.

A ogni modo, come avviene per la dichiarazione dei redditi precompilata, il contribuente potrà confermare il contenuto della dichiarazione per intero o apportare anche delle modifiche.

La dichiarazione potrà essere inviata tramite il portale Fatture e corrispettivi.

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