La task-force regionale per la pianificazione dell’attività educative ha redatto il documento. L’assessore alla Formazione, Lagalla: “Obiettivo è garantire agli studenti regolare rientro”
PALERMO – Settembre si avvicina, ed è il momento di pensare con serenità all’avvio delle attività didattiche. La task-force regionale per la pianificazione delle attività educative ha redatto un documento in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico e formativo 2020-2021.
A darne comunicazione è l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla: “Ovviamente il documento ricalca le linee-guida dettate a livello ministeriale e si sforza di modulare queste ultime in relazione alle specifiche e differenziate realtà della scuola siciliana, proponendo diversi scenari operativi e fornendo conseguenti indicazioni”.
Il testo, già disponibile sul sito internet dell’assessorato, sarà distribuito a tutte le istituzioni scolastiche e formative della Regione Siciliana nonché a Comuni, Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Per quanto riguarda la gestione del rischio sanitario, l’organizzazione scolastica dovrà favorire condizioni in grado di limitare occasioni di eccessivo avvicinamento tra le persone, attraverso i previsti distanziamenti e l’adozione di banchi singoli.
Nelle scuole dell’infanzia e per il primo biennio della scuola primaria, dove tali misure incontrano oggettive difficoltà di attuazione, il documento consiglia di accogliere i bambini in piccoli gruppi per ogni aula, prevenendo occasioni di più ampia aggregazione e quindi favorendo lo svolgimento di tutte le attività, compreso il consumo dei pasti, all’interno dello stesso spazio. L’uso della mascherina e dei guanti monouso rimane obbligatorio per tutti gli operatori scolastici addetti alla sanificazione degli ambienti, alla gestione dei pasti e all’utilizzo degli spazi comuni.
I docenti e gli studenti dovranno essere muniti di un personale dispositivo di protezione individuale, limitandone eventualmente l’uso durante le ore di presenza in aula e mantenendole obbligatoriamente durante le attività collegiali, lo stazionamento negli spazi comuni, le operazioni di entrate ed uscita dalla scuola. Fanno eccezione gli alunni delle scuole per l’infanzia, 0-6 anni, ed i portatori di disabilità che, in relazione alla specifica condizione personale, non sono tenuti ad indossare i dispositivi individuali di sicurezza, fermo restando l’obbligo per gli insegnanti e per gli assistenti.
“L’obiettivo – dice l’assessore Lagalla – è quello di garantire agli studenti un regolare rientro in aula, per recuperare la preziosa dimensione relazionale della scuola, interrotta dalla pandemia e non pienamente surrogata dalla didattica a distanza”.
Sempre a tutela della salute in ambito scolastico, nel documento la task force ribadisce che gli studenti potranno partecipare alle attività didattiche solo con una temperatura corporea non superiore ai 37.5° C, dichiarando di non essere stati in quarantena domiciliare negli ultimi 14 giorni o in contatto con persone positive al Covid-19 o, ancora, se non presentano sintomi riconducibili a difficoltà respiratorie insorte negli ultimi 3 giorni. Per quanto riguarda la rimodulazione delle attività scolastiche, è fondamentale il rispetto del distanziamento interpersonale: nel caso in cui non fosse possibile, bisognerà intervenire adeguatamente sull’orario scolastico disponendo turni differenziati, ovvero riducendo la durata delle lezioni.
Permane un ruolo per la didattica a distanza: con l’intento di favorire un migliore uso delle metodologie di insegnamento e di apprendimento digitale, si provvederà a integrare ulteriormente la dotazione tecnologica degli istituti, l’infrastrutturazione digitale degli ambienti ed a proporre specifici corsi di aggiornamento per il personale docente.