Per fronteggiare il problema, il sindaco Roberto Gambino ha emanato un vademecum per normare il divieto di utilizzo di acqua potabile in alcuni casi. Chi non rispetterà le regole, verrà sanzionato
CALTANISSETTA – Fronteggiare l’emergenza idrica, con questo intento il sindaco Roberto Gambino ha emanato un’ordinanza contingibile ed urgente ai sensi degli articoli 50 e 54 del decreto legislativo 267/2000.
Carenza idrica dovuta dalle scarse piogge del periodo invernale che non hanno consentito un soddisfacente riempimento degli invasi e del servizio del sistema di approvvigionamento idrico della Regione siciliana.
A seguito della criticità di approvvigionamento idrico il gestore del servizio, Caltaqua, ha anche rimodulato la distribuzione al fine di limitare gli impatti negativi nei confronti dei Comuni serviti.
Un’emergenza riconosciuta anche dalla Regione siciliana che lo scorso 11 marzo con propria delibera ha dichiarato lo stato di crisi ed emergenza per la grave crisi idrica nel settore potabile per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani.
Il vademecum della Regione siciliana per il risparmio idrico
La Regione ha anche nominato un commissario delegato alla realizzazione degli interventi necessari per affrontare, gestire e superare la crisi fino al 31 dicembre. Il commissario subito dopo la nomina ha invitato i comuni interessati ad adottare e divulgare il vademecum delle azioni e buone pratiche finalizzate al risparmio idrico potabile e alla riduzione dei consumi.
Il sindaco Gambino dunque con l’adozione di questa ordinanza, visto il vademecum, vieta sino al 31 dicembre di innaffiare le piante da balcone o da giardino, ovvero dall’alba sino al completo.
Vietato anche l’uso dell’acqua potabile per il lavaggio dei veicoli privati e, in ogni caso, utilizzando il secchio anziché il getto continuo così in questo modo si potrà avere un risparmio di 400-500 litri.
Vietato altresì di utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali o per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine. “Invito altresì la popolazione – aggiunge il primo cittadino – ad adottare ogni possibile cautela per ridurre il consumo per ridurre il consumo idrico seguendo pedissequamente le indicazioni fornite nel vademecum adottato dal commissario delegato”.
Il Comando di Polizia municipale vigilerà per l’osservanza dell’ordinanza emanata dal sindaco. In caso di inosservanza, come previsto dall’art. 7/bis del decreto legislativo 267/2000, saranno erogate sanzioni amministrative da 250 a 500 euro.