Una situazione sempre più difficile sul fronte incendi in Sicilia, tra roghi continui e ristori mai giunti ai destinatari: il commento di Coldiretti.
Per Coldiretti Sicilia questa sarà un’altra estate difficile sul fronte incendi, un’altra “stagione di passione“. E questo principalmente per colpa dei piromani, che agiscono in un momento in cui le risorse da destinare alla prevenzione sono purtroppo poche.
“Gli incendi non sono provocati dalle alte temperature ma da criminali. Non possiamo permetterci di passare un’altra stagione come l’estate scorsa quando il fuoco devastò migliaia di ettari. Occorre immediatamente avviare un piano che potenzi i controlli soprattutto nei fine settimana visto che puntualmente il sabato e la domenica le fiamme distruggono la nostra Regione”. Questo è il commento di Coldiretti Sicilia, che arriva dopo un fine settimana particolarmente complesso e ricco di devastanti incendi.
Un 2021 “tragico” e l’emergenza incendi che continua in Sicilia
“La situazione è costantemente monitorata ma la preoccupazione che si rivivano le tragedie del 2021 è altissima”, si legge nel comunicato di Coldiretti.
“L’anno scorso morirono animali, andarono in fumo coltivazioni, boschi, pali di recinzione. È passato quasi un anno dallo stanziamento di fondi per gli agricoltori danneggiati stabilito da un’ordinanza della Protezione civile emessa il 12 agosto 2021, in piena emergenza. Gli agricoltori colpiti avrebbero dovuto ottenere il ristoro subito ma così non è stato e non è”, aggiungono i rappresentanti di Coldiretti Sicilia.
Tra emergenza incendi e ristori mai dati, la situazione in Sicilia non appare semplice: “Nulla si è più saputo dello stanziamento e dell’iter. Il risultato è che gli imprenditori agricoli hanno avuto soprattutto l’aiuto della Coldiretti che in tutt’Italia si è mobilitata per far arrivare fieno e altro, mentre a oggi la Protezione Civile non ha ancora dato una risposta”.
“Non è possibile che in questa Regione chi subisce danni da tragedie come gli incendi debba affrontare anche i muri eretti da un sistema burocratico che strozza le imprese. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza che evidentemente non può essere più combattuta con gli stessi mezzi ma servono provvedimenti che stanino e condannino i criminali che appiccano il fuoco”.
Immagine: incendio di Monreale (PA) dello scorso 15 giugno