L'avvocato di Rosario Bucchieri, il prete pusher arrestato ad Enna per aver ceduto della droga a un detenuto, chiede per il suo assistito la possibilità di scontare i domiciliari in convento
L’avvocato di Rosario Bucchieri, il prete arrestato il 15 ottobre dalla Polizia Penitenziaria per aver ceduto della droga a un detenuto all’interno del carcere di Enna, ha chiesto per il suo assistito la possibilità degli arresti domiciliari all’interno del convento.
L’istanza verrà discussa giovedì
Il frate aveva confessato subito di aver compiuto il reato, aggiungendo tuttavia di aver agito sotto minaccia: la tesi però non ha convinto il GIP, che ha provveduto a disporre per l’uomo la custodia in carcere stante il pericolo di “reiterazione del reato”.
Gli inquirenti, durante la perquisizione all’interno della sua stanza in convento, avevano rinvenuto armi, contanti e appunti relativi a un trafficante di droga del clan Santapaola.
L’istanza avanzata dall’avvocato Nino Grippaldi dovrebbe essere discussa da un collegio di 6 giudici in settimana, probabilmente nella giornata di giovedì: il prete non chiede la remissione in libertà, avendo appunto confessato, ma la possibilità di approdare ai domiciliari in convento.