Ex Province: elezioni in ottobre, De Luca in sciopero della fame - QdS

Ex Province: elezioni in ottobre, De Luca in sciopero della fame

Raffaella Pessina

Ex Province: elezioni in ottobre, De Luca in sciopero della fame

martedì 04 Giugno 2019

L'assessore Bernadette Grasso ha presentato all'Ars un emendamento per le elezioni di secondo livello per gli organismi di Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Intanto il sindaco di Messina De Luca protesta “Somme insufficienti"

Svolgere le elezioni di secondo livello per gli organismi di Liberi Consorzi e Città Metropolitane in un periodo compreso fra il 1 ed il 31 ottobre 2019: lo prevede un emendamento presentato all’Ars dall’assessore alle Autonomie Locali, Bernadette Grasso, che è stato “agganciato” al ddl sulla Pesca.

La norma modificherebbe la data indicata nell’emendamento votato la scorsa settimana sullo stesso tema, che prevedeva le elezioni per le ex Province in un periodo compreso fra il 1 ed il 30 aprile 2020.

Cateno De Luca, sindaco di Messina, ha inscenato una forte protesta contro il dissesto delle ex Province.

Il sindaco della Città Metropolitana ha deciso di chiudere la sede dell’ex Provincia, barricandosi al suo interno e iniziando uno sciopero della fame ad oltranza. Intanto, alla Camera dei Deputati è in discussione un emendamento che prevede per il 2019 l’assegnazione di 140 milioni di euro per scongiurare il default delle ex Province, sulla base dell’accordo raggiunto tra Stato e Regione il mese scorso. De Luca ha detto di avere preso tale decisione poiché ritiene insufficiente la somma stanziata, che secondo lui non basta per salvare i nove enti dell’Isola.

“La cosa grave dell’accordo tra Stato e Regione è che si fa riferimento a una intesa raggiunta il 15 maggio, firmata lo stesso giorno della marcia degli amministratori locali a Palermo – ha spiegato De Luca  -Questo dimostra la scorrettezza istituzionale che caratterizza questa vicenda, se è stato l’assessore Gaetano Armao a condurre la trattativa in questi termini se ne deve andare a casa”. Getta acqua sul fuoco Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Sicilia, che ha espresso invece apprezzamento al ministro per il Sud, Barbara Lezzi, per l’impegno profuso, pur ritenendo necessario che entro settembre si debbano reperire ulteriori risorse. Per questo Orlando domani terrà un incontro con il governo regionale per chiedere al presidente Musumeci di attivarsi in tal senso.

“Nelle scorse settimane – ha detto Orlando – abbiamo ritenuto opportuno sollecitare un ulteriore confronto con la Regione e proprio durante l’incontro che si svolgerà domani, chiederemo di mettere in atto ogni azione utile affinché la disponibilità già manifestata dal Governo nazionale si possa tradurre in fatti”.

Intanto, a Sala d’Ercole Musumeci ha presentato l’emendamento che stoppa la proroga del commissariamento con rinvio  delle elezioni di secondo grado al 2020. Mentre scriviamo l’Aula è in corso di svolgimento.

Un commento

  1. osservatore ha detto:

    Vanno abrogate del tutto. Dividendo competenze, fondi e personale tra Regione e Comuni. Solo così si rislveranno i problemi, alimentati dall’incertezza. Incertezza strumentale al desiderio di mantenerle. Desiderio dei politici, non certo dei cittadini siciliani

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