Filippo Mosca e Luca Cammalleri trasferiti nel carcere di Bucarest

Filippo Mosca e Luca Cammalleri trasferiti nel carcere di Bucarest. L’appello della madre: “Riportateli in Italia”

Filippo Mosca e Luca Cammalleri trasferiti nel carcere di Bucarest. L’appello della madre: “Riportateli in Italia”

Redazione  |
giovedì 23 Maggio 2024

Con loro anche la ragazza italiana che si era fatta recapitare il pacco nell’albergo dove erano alloggiati Mosca e Cammalleri, al cui interno la polizia aveva trovato 150 grammi di droga.

Filippo Mosca, Luca Cammalleri, di Caltanissetta, e l’altra ragazza italiana, della quale non si conosce l’identità sono stati trasferiti nel carcere Rahova di Bucarest. I ragazzi sono stati condannati dai giudici romeni anche in appello per traffico internazionale di stupefacenti a 8 anni e 3 mesi di carcere.

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“Lunedì sono stati portati nel penitenziario della capitale – ha detto stamattina al Tg1 mattina Ornella Matraxia, la madre di Filippo -. Ho sentito mio figlio pochi minuti al telefono e mi ha detto che sono in una piccola cella in 6, hanno poco spazio e non sanno dove mettere abiti ed effetti personali. Il cibo continua ad essere scadente, ma per fortuna lui è stato lasciato in compagnia dell’amico Luca. Purtroppo, per loro è prevista la prosecuzione del carcere duro quindi non può fare altre attività e per le visite c’è il vetro che separa”.

L’arresto di Filippo Mosca e Luca Cammalleri

I giovani erano stati arrestati oltre un anno fa a Costanza, in Romania, e fino a lunedì scorso erano detenuti nel penitenziario di Porta Alba. Con loro anche la ragazza italiana che si era fatta recapitare il pacco nell’albergo dove erano alloggiati Mosca e Cammalleri, al cui interno la polizia aveva trovato 150 grammi di droga.

“Adesso il caso è seguito dall’avvocato Armida Decina di Nessuno tocchi Caino – dice Matraxia – che ha chiesto la collaborazione di un collega a Costanza per avere tutto il fascicolo che sarà utile per sbloccare l’iter di trasferimento definitivo di Filippo, di Luca e della ragazza in Italia. Chiediamo al ministro Tajani, all’ambasciata italiana in Romania ad aiutarci per riportare i ragazzi nel nostro Paese”.

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