Il progetto esecutivo del primo lotto dei lavori ha ottenuto un finanziamento di oltre 155mila euro.
Sono iniziati i controlli e gli interventi alla Scuola Elementare Giovanni XXIII di Paceco per migliorare la sicurezza, la funzionalità degli impianti e l’efficienza energetica dell’edificio.
Il progetto esecutivo del primo lotto dei lavori, predisposto dall’Amministrazione comunale di Paceco, ha ottenuto il necessario finanziamento di 155.200 euro dalla Regione Siciliana, e il settore Lavori Pubblici del Comune, con procedura di affidamento diretto tramite la piattaforma telematica Tuttogare, ha determinato l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta trapanese Studio Due Costruzioni di Poma Girolamo (per un ribasso del 10% sull’importo dei lavori di 103.384,44 euro, oltre i costi della manodopera e degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza).
Lo comunicano il Sindaco, Aldo Grammatico, e l’assessore ai Lavori Pubblici di Paceco, Salvatore Castelli, rinnovando ringraziamenti all’onorevole Cristina Ciminnisi per l’emendamento proposto nel corso della discussione sulla legge finanziaria varata lo scorso gennaio.
Il finanziamento e i controlli per la sicurezza alla scuola Giovanni XXIII di Paceco
“Grazie all’onorevole Ciminnisi, promotrice del finanziamento – sottolineano – oggi possiamo dare inizio ai lavori di sostituzione di buona parte degli ormai vetusti infissi del plesso scolastico Giovanni XXIII; i nuovi infissi saranno ad alta prestazione energetica, per garantire un miglior confort all’interno delle classi e significativi risparmi energetici per la climatizzazione degli ambienti”.
“Sono felice che il Comune di Paceco abbia dato concretezza al mio emendamento che va a finanziare lavori della scuola Giovanni XXIII, – afferma Cristina Ciminnisi – intervento che ho voluto fortemente inserire nella Finanziaria 2024 e che oggi si rivela anche lungimirante, considerato che l’intera provincia di Trapani è stata totalmente esclusa dal Governo Regionale per gli interventi di efficientamento energetico previsti sugli edifici pubblici dai Fondi di Sviluppo e Coesione“.
