Caso Micciché, Galvagno annuncia: "Abolirò le auto blu per ex Ars"

Caso Micciché, Galvagno annuncia: “Abolirò le auto blu per gli ex presidenti Ars”

Caso Micciché, Galvagno annuncia: “Abolirò le auto blu per gli ex presidenti Ars”

Redazione  |
martedì 21 Maggio 2024

L’accusa ai danni dell'ex presidente è di peculato, truffa aggrava ad Ars e false attestazioni sulla presenza in servizio

A poche ore dallo scoppio del caso Gianfranco Micciché (qui tutti i dettagli sulla vicenda), il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ha annunciato il taglio delle auto blu per gli ex presidenti Ars.

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L’annuncio, è arrivato nel corso dell’intervista concessa da Galvagno a “La Repubblica”: “Aboliro’ l’auto di servizio per il prossimo ex presidente dell’Assemblea, che sarà il sottoscritto” – afferma, aggiungendo che questo sarà un taglio che emenderà “subito”.

Galvagno e il caso Micciché: “Indagini interne”

Intervistato dal quotidiano “La Repubblica”, il presidente dell’Assemblea della regione siciliana, Gaetano Galvagno, ha annunciato il taglio all’auto blu per gli ex presidenti Ars. Una manovra che disporrà da “subito”, ha affermato Galvagno, intervistato a poche ore dal caos relativo all’inchiesta ai danni di Gianfranco Miccichè.

Una scelta che, come spiegato da Galvagno: “Va condannata ogni azione che lede la dignita’ di questo Parlamento. Aprirò un’indagine interna e sanzioneremo ogni comportamento non corretto. Dobbiamo ricordarci di rendere conto ai cittadini che ci hanno consentito, con il loro voto, di svolgere un ruolo così nobile e importante” – ha sottolineato Gaetano Galvagno. “Di sicuro fatti come questi non aiutano ad avvicinare il cittadino alle istituzioni – prosegue. “Disaffezione politica? La questione ha un respiro molto più ampio: il mio impegno è riavvicinare sempre di più la gente alla politica”.

Auto blu, per cosa è indagato Gianfranco Miccichè

L’accusa è di peculatotruffa aggrava ai danni dell’Ars e false attestazioni sulla presenza in servizio. Nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche un collaboratore di Miccichè, Maurizio Messina, che gli avrebbe fatto da autista. Miccichè è accusato di aver utilizzato l’auto blu – concesse per soli fini istituzionali – per questioni private e “false missioni di servizio”. Secondo l’accusa, in particolare, l’ex Presidente dell’Ars avrebbe fatto accompagnare dal suo autista, con l’auto blu, il suo collaboratore Vito Scardina fino a Cefalù “per incombenze domestiche”, ma anche per accompagnare la moglie o per fargli arrivare un “bidone di benzina” o consegnargli un imprecisato cofanetto. Avrebbe usato l’auto blu anche per portare il “gatto dal veterinario o recuperare il caricabatterie dell’iPad”.

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