Le recenti tensioni in Consiglio comunale hanno spinto il primo cittadino a lanciare un nuovo appello nei confronti delle forze politiche, chiedendo di evitare “brutti giochi” ai danni della città
GELA (CL) – Le indecisioni, un’eccessiva lentezza e l’impressione di voler temporeggiare hanno esasperato gli animi e se negli ultimi mesi la tensione politica, anche all’interno della maggioranza, è stata in un modo o nell’altro celata, adesso si è palesata in tutta la sua forza.
L’occasione è arrivata in occasione della delibera sul tema delle Commissioni. La maggioranza bulgara che pensava di avere il sindaco si è sgretolata proprio quando avrebbe dovuto sostenerlo e ha mostrato tutta la sua inconsistenza.
Il primo cittadino Lucio Greco da circa un anno prende tempo sulla nomina per il posto di assessore lasciato vacante dal gruppo del Pd. Ma questo modo di procedere ha fatto storcere il naso a molti e adesso le conseguenze si sono palesate in tutta la loro evidenza.
La proposta dell’ampliamento delle Commissioni avanzata dalla Commissione Affari generali, presieduta da Vincenzo Casciana, è passata con 12 voti a favore, il minimo. E sono stati proprio i rappresentanti del Pd ad alzare la voce dopo quanto accaduto. “Ora – ha detto il capogruppo del Pd Gaetano Orlando – il sindaco valuti seriamente la proposta che gli fece il Pd un anno fa sull’azzeramento della Giunta e istituisca una cabina di regia per i grandi progetti”.
L’assetto delle Commissioni, inoltre, è stato stravolto e questo non è piaciuto a qualche presidente della maggioranza, che si è visto sfilare una poltroncina appetitosa. Ad aumentare la tensione, anche la decisione di Greco di non intervenire in Aula.
“C’è una piccola parte dei consiglieri di maggioranza – ha detto il sindaco – che, d’accordo con i consiglieri di opposizione, sta facendo un brutto gioco ai danni della città. Spinti da bramosia di potere e, in qualche caso, anche da interessi personali, hanno come obiettivo quello di destabilizzare gli equilibri e di ricattare e danneggiare un’Amministrazione che, con in testa il sindaco, sta facendo il possibile e si sta impegnando a fondo, tra tanti problemi, per portare Gela fuori dalle mille emergenze che si trascinano da decenni”.
“La città – ha aggiunto – questo lo deve sapere. Quello che è successo in Consiglio comunale è grave e conferma tutti i miei dubbi. Utilizzare le nuove Commissioni per le manovre politiche è sleale, perché il vero obiettivo è quello di lanciare messaggi criptati al fine di ottenere vantaggi. Nascondersi dietro il voto segreto per imporre scelte politiche non depone a favore della serietà del dibattito che dovrebbe essere alimentato, invece, dal confronto di idee, anche e soprattutto se differenti”.
“Non cederò ad alcun tipo di ricatto – ha sottolineato ancora il primo cittadino – e, costi quel che costi, mi opporrò a qualsiasi tentativo di imbarbarimento del clima politico, così come impedirò a gruppi di potere di mettere le mani sulla città, come dimostrano precise ed eloquenti prese di posizione da parte di alcuni consiglieri”.
“Gela – ha concluso Greco – sta attraversando una fase molto delicata e i suoi gravi problemi non possono essere affrontati e risolti con atteggiamenti e con fotografie dal sapore propagandistico che mortificano l’essenza della stessa democrazia”.