Geraci Siculo, arriva il cantastorie Vincenzo Baldanza

Geraci Siculo, al “Salto del Ventimiglia” arriva il cantastorie Vincenzo Baldanza

Antonino Lo Re

Geraci Siculo, al “Salto del Ventimiglia” arriva il cantastorie Vincenzo Baldanza

Redazione  |
martedì 28 Marzo 2023

L'amministrazione comunale ha deciso di allietare uno dei luoghi simbolo del borgo madonita con le “performance” del cantastorie locale

Un servizio in più per i turisti che, nei fine settimana, sceglieranno di visitare Geraci Siculo. Con l’inizio della primavera, che si accompagna in genere a un aumento dei flussi turistici, l’amministrazione comunale di Geraci Siculo ha deciso di allietare uno dei luoghi simbolo del borgo madonita con le “performance” del cantastorie locale Vincenzo Baldanza. “Il Salto del Ventimiglia rappresenta ormai una delle attrattive principali del nostro comune e dell’intero comprensorio madonita – afferma il sindaco Luigi Iuppa – Per questo motivo abbiamo pensato di arricchire questa nostra meta turistica, già di per sé particolarissima e molto apprezzata, con le esibizioni del cantastorie Vincenzo Baldanza che, nei fine settimana, con la sua chitarra, racconterà ai turisti le vicende epiche della Contea dei Ventimiglia e, più in particolare, la tragica e affascinante storia del Salto del Ventimiglia”. Il testo che racconta la storia di Francesco I Ventimiglia, messo in musica da Vincenzo Baldanza, è stato scritto da Pietro Attinasi, mentre le illustrazioni del cartellone che, come da tradizione, affiancherà il cantastorie, sono state realizzate da Giosuè Giaconia e da Benedetto Corradino.

Cos’è e deve si trova il “Salto del Ventimiglia”

A Geraci Siculo, nei pressi della Biblioteca Comunale, uno stretto vicolo termina nel “Salto del Ventimiglia”. Un ‘opera di affaccio urbano in vetro e acciaio che si protende nel vuoto per alcuni metri ed è certamente, in Sicilia, unica nel suo genere. La struttura, che si stacca dal filo della parete per alcuni metri, permette di camminare nel “nulla”, con un panorama eccezionale sotto ai propri piedi. Il pavimento è, infatti, anch’esso di vetro. Dal vallone del Torrente Grosso, alle propaggini occidentali dei Monti Nebrodi e fino all’Etna, la veduta è eccezionale. Inaugurato nel 2014, il “Salto” rievoca l’episodio del suicidio del conte Francesco I Ventimiglia che, per sfuggire agli aragonesi che avevano ormai assediato Geraci, uscì dal suo Castello e, piuttosto che consegnarsi al nemico, decise di gettarsi nel vuoto, bendando il suo cavallo. Proprio in quel punto si trova, oggi, il Salto del Ventimiglia.

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