Non solo avvocati ma anche consulenti, periti, altri ausiliare del magistrato, nonché pentiti e parti di un processo, esclusi tutti dal green pass
Obbligo green pass al lavoro, doppie regole ma anche un paradosso per gli avvocati. Si perché da oggi, venerdì 15 ottobre, il certificato verde servirà in studio, ma non per andare in tribunale.
E’ quello che emerge dalla lettura del decreto legge 127/2021- come si legge in un articolo de Il Sole 24 ore – che dispone l’obbligo di possedere il certificato verde Covid per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati, ma chiarisce che gli avvocati e gli altri difensori non dovranno esibirlo per accedere agli uffici giudiziari.
Così nei corridoi e nelle aule
dei tribunali e delle corti si incroceranno magistrati e personale
amministrativo, che dovranno avere il green pass, e professionisti non soggetti
all’obbligo.
Non solo avvocati, ecco chi si
salva dall’obbligo in un processo
Peraltro, a essere esclusi
dall’obbligo di green pass per entrare negli uffici giudiziari non sono solo
gli avvocati: la norma fa salvi consulenti, periti e altri ausiliari del
magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, testimoni e parti del
processo.
Ecco per chi rimane l’obbligo
in tribunale
Chi invece dovrà avere – ed
esibire a richiesta – il certificato verde sono i magistrati ordinari,
amministrativi, contabili e militari, i componenti delle commissioni tributarie
e i magistrati onorari, oltre al personale amministrativo e anche a chi lavora
in pianta stabile negli uffici giudiziari per un certo periodo di tempo (come i
dipendenti delle imprese di pulizie o gli operai impegnati in lavori di
manutenzione).
E per chi non ce l’ha scatteranno
le conseguenze: è considerato assente ingiustificato senza retribuzione; e sono
previste sanzioni disciplinari e pecuniarie.