Imprese: Urso, "microaziende indebitate, ora misure per rialzarsi" - QdS

Imprese: Urso, “microaziende indebitate, ora misure per rialzarsi”

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Imprese: Urso, “microaziende indebitate, ora misure per rialzarsi”

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domenica 03 Settembre 2023

"La volontà è di migliorare le condizioni e comunque parliamo di crediti incagliati al di sotto di un milione di euro: micro-attività", sottolinea Adolfo Urso.

Il Governo lavora a un intervento sui crediti deteriorati che oggi sono detenuti da fondi di investimento che li hanno riacquistati dalle banche. Ad affermarlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Nel 2018 Fratelli d’Italia – ricorda il ministro – presentò proposta di legge sui crediti deteriorati. Poi quasi tutte le altre forze politiche presentarono proposte simili, anche in questa legislatura, che sono all’esame del Parlamento. Ci sono diverse proposte con diverse soluzioni. Abbiamo iniziato un confronto con tutti gli attori, per capire se e come si può affrontare la questione con la massima condivisione. Ovviamente l’intervento dovrà tener conto della realtà odierna: non è più quella del 2018, anche perché il mercato si è sviluppato. Se arriveremo a una proposta, sarà solo con il consenso di tutto il governo e la partecipazione e, se possibile, il consenso di tutti gli attori. Dev’essere una proposta positiva, che supera i problemi”.

Le parole del ministro Adolfo Urso

L’obiettivo, spiega Urso, “è trovare il modo per far tornare in bonis un certo numero di debitori. Quando per la prima volta presentammo la legge, c’erano 1,2 milioni di persone coinvolte”. “Quando una persona ha il credito incagliato per il capannone che non è più riuscito a ripagare – sottolinea ancora il ministro-, non riesce più ad avere finanziamenti per la sua attività: io guardo soprattutto agli artigiani e alle piccole imprese. Il punto è come far tornare pienamente in attività queste persone così importanti per il nostro tessuto produttivo e sociale”

Non si rischia di interferire con i meccanismi di mercato, far fuggire i fondi e alla fine rendere il credito più caro? “Assolutamente no, il nostro intendimento è quello di facilitare il mercato. Lo faremo solo se riscontreremo una larghissima condivisione, anche e soprattutto di chi opera in questo settore. La volontà è di migliorare le condizioni e comunque parliamo di crediti incagliati al di sotto di un milione di euro: micro-attività”, sottolinea ancora Urso.

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