Rincari a 360° nel mese di maggio. Lo rileva l’ufficio statistica del comune di Palermo dimostrando ancora una volta quanto stia diventando difficile per un cittadino arrivare a fine mese.
Rincari a 360° nel mese di maggio a Palermo. Lo rileva l’ufficio statistica del Comune dimostrando ancora una volta quanto stia diventando difficile per un cittadino arrivare a fine mese.
“A Palermo – si legge nel report – l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) nel mese di maggio ha fatto registrare una variazione congiunturale pari a +1,8%”. Quello che più colpisce è però il confronto con l’anno passato. “Rispetto a maggio 2021 si è registrata una variazione tendenziale pari a +8,8% (il mese precedente si era registrato +7,0%)”.
Se andiamo a vedere l’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni emerge “la variazione tendenziale più alta (pari a +11,3% contro un +9,3% relativo al mese precedente); l’indice relativo ai servizi ha fatto registrare una variazione annua pari a +4,6% (+3,0% il mese precedente)”.
E se quanto si scrive vale per la città di Palermo, le cose non sono certamente diverse nel resto della Sicilia.
Proprio ieri avevamo certificato il sorpasso della frutta (le nespole in particolare) sui dolci (le ciambelline) in un noto supermercato catanese.
Coldiretti, nel 2022 la spesa agli italiani costerà 8,1 miliardi in più
Più in generale la Coldiretti ha stimato in 8,1 miliardi il costo in più per la spesa alimentare degli italiani.
In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e diesel ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori con il rischio di alimentare psicosi, accaparramenti e speculazioni. E’ il rischio che si corre secondo l’associazione degli agricoltori in riferimento al balzo record del costo dei carburanti con la verde che sfonda i 2 euro al litro, in rialzo di 7,3 centesimi rispetto ai 7 giorni precedenti, mentre il diesel arriva a 1,935 euro al litro (+8,4 centesimi).
Una corsa dei carburanti che – sottolinea la Coldiretti – trascina gli alimentari sugli scaffali già cresciuti in media a maggio del 7,5% per effetto di aumenti generalizzati di tutti i prodotti a partire dagli oli alimentari di semi (+70,2%) al burro (+22,6%) fino alla pasta (+16,6%).
I principali aumenti a Palermo
Tornando alle statistiche del Comune di Palermo è interessante sottolineare quelli che sono stati gli aumenti più consistenti.
I prodotti alimentari e gli alcolici hanno fatto registrare una crescita del 9,9% rispetto al maggio dello scorso anno. Ma sono abitazione, acqua, elettricità e combustibili il grosso dell’aumento di spesa delle famiglie palermitane: in un anno la crescita per queste voci è stata del 27,4% (da rilevare, fra i beni, un aumento del 41,0% dei beni energetici).
Seguono i trasporti (+13,2%) e i servizi ricettivi e di ristorazione (+12,1%). L’inflazione di fondo (core inflation), ovvero al netto dei beni energetici e dei prodotti alimentari freschi, ha fatto registrare un aumento del 4,8% (+3,6% il mese precedente).
