La "palpata breve" non è reato: tribunale assolve bidello

La “palpata breve” non è reato: tribunale assolve bidello

Daniele D'Alessandro

La “palpata breve” non è reato: tribunale assolve bidello

Redazione  |
sabato 08 Luglio 2023

Un bidello a Roma è stato assolto dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di una studentessa: la vicenda

Antonio Avola, 66 anni, bidello dell’istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma, non è colpevole ed è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale. La “palpata breve” non è reato perché dura solo “una manciata di secondi“. L’uomo, nel 2022, aveva toccato i glutei di una studentessa, Laura (nome di fantasia), 17 anni. Ma l’ha fatto solo per pochissimo tempo. Per questo, secondo i giudici del tribunale, è credibile la tesi di “manovra maldestra” e “atto scherzoso”.

La ricostruzione della vicenda

Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, un anno fa la studentessa stava salendo le scale dell’istituto quando sente qualcuno che le infila le mani nei pantaloni, sposta gli slip e tocca i glutei. Un palpeggiamento durato “tra i 5 e i 10 secondi” racconterà la ragazza ai giudici. “Lo sai che scherzavo” le avrebbe detto il bidello che in aula ha negato di aver infilato la mano nei pantaloni.

Per i giudici è stata una manovra “maldestra”

Per il bidello, il pm aveva chiesto una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione ma i giudici, pur credendo al racconto della ragazza, hanno ritenuto che “il fatto non costituisce reato” perché non c’era intenzione da parte del bidello di molestare la ragazza. Secondo i giudici, quindi, non c’era “indugio nel toccamento”: si è trattato solo di una “manovra maldestra senza concupiscenza”.

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