Aumento dei costi e difficoltà nel credito: così l’edilizia siciliana rischia la crisi - QdS

Aumento dei costi e difficoltà nel credito: così l’edilizia siciliana rischia la crisi

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Aumento dei costi e difficoltà nel credito: così l’edilizia siciliana rischia la crisi

Antonio Giordano  |
venerdì 23 Giugno 2023

Durante e dopo la pandemia, il settore ha trainato l’economia, soprattutto in Sicilia. Ma adesso non mancano le preoccupazioni degli addetti ai lavori

Aumento dei prezzi e stretta creditizia mettono a rischio il traino che l’edilizia ha garantito all’intera economia dell’Isola dopo il Covid. Lo dicono i dati dell’osservatorio di Confartigianato Sicilia ed Anaepa Confartigianato Edilizia Sicilia che sono stati presentati nella sede regionale alla Camera di Commercio di Palermo. Le costruzioni rappresentano il settore traino del recupero post pandemia: gli investimenti in costruzione, in particolare, risultano decisivi per il recupero dopo lo shock pandemico. La performance degli investimenti del settore in Italia risulta migliore di quella rilevata per il resto dell’Eurozona. Sono infatti gli investimenti in costruzioni del nostro Paese a sostenere tutta la crescita in UE. In questa fase di risalita la dinamica del valore aggiunto del settore 2019-2021 segna in Sicilia un +27,5%, la migliore tra quelle registrate dalle regioni italiane. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alle infrastrutture Alessandro Aricò, che ha promesso a breve la presentazione di un ddl che interverrà sul versante amministrativo.

Aumento dei costi di materie prime e del credito

I due elementi che sembrano minacciare in maniera più grave il settore sono l’aumento dei costi delle materie prime e del credito. È la fabbricazione di minerali non metallifere (vetro, ceramica, cemento, etc.) il comparto manifatturiero che ad aprile 2023 registra l’incremento più ampio dei prezzi alla produzione (+13,9). Altro segnale di debolezza è determinato dall’aumento dei tassi da parte della Bce, l’ultimo di 25 punti base, che sta alzando il costo del credito. A dicembre 2022, ultimo dato disponibile a livello regionale, il tasso applicato alle imprese siciliane delle Costruzioni si attesta al 6,89%, il 4° più alto nel ranking nazionale e superiore rispetto a quello rilevato per gli altri settori: Manifatturiero esteso (4,68%) e Servizi (6,14%). Inoltre, rispetto a giugno 2022, si osserva per le Costruzioni un incremento di 122,3 p.b. il più alto rilevato tra i settori: Manifatturiero esteso (+111,9 p.b.) e Servizi (+121,1 p.b.). Nel contesto attuale caratterizzato da alta inflazione e da una vigorosa stretta monetaria, l’edilizia inizia a mostrate alcuni segnali di cedimento. La produzione nelle Costruzioni a febbraio 2023 registra il primo calo tendenziale dal 2021 (-0,1%) che si amplia il mese successivo (-3,4% a marzo 2023). Nonostante ciò il dato di marzo 2023 resta sopra al dato medio 2019 del 31%.

Per ogni impresa 130 mila euro incagliati dal Superbonus

“Accendere i riflettori sul mondo delle Costruzioni – ha detto Matteo Pezzino, presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Sicilia – significa dare il giusto valore a tutte le aziende dell’indotto, dagli impiantisti ai serramentisti a tutti gli artigiani che ruotano attorno al sistema casa. Sono imprenditori che nell’ultimo anno, dopo la bolla Superbonus, si sono trovati a fronteggiare l’emergenza dei crediti incagliati. In base a uno studio che ha realizzato sempre l’Osservatorio economico, 130 mila euro è l’importo medio dei crediti incagliati per impresa. La Regione nei mesi scorsi avrebbe dovuto stanziare delle somme per sostenere queste imprese. Un provvedimento questo che ci auguriamo avvenga nel più breve tempo possibile e soprattutto che avvenga mettendo il budget a disposizione proprio delle piccole imprese”.

Abbiamo bisogno di una politica attenta alle esigenze di più piccoli – ha aggiunto Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Sicilia rivolgendosi all’assessore Aricò –. Il nostro mondo è fatto da artigiani, micro e piccole imprese. Noi chiediamo con forza provvedimenti ad hoc, misure piccole pensate per i piccoli. Sembra un gioco di parole ma in realtà è proprio quello che si cuce addosso al nostro sistema”. “Uno degli obiettivi di questo governo regionale è quello di valorizzare il mondo delle micro e piccole imprese e degli artigiani in Sicilia – ha detto l’assessore Aricò –. Certamente in questo ambito il settore dell’edilizia e del relativo indotto riveste un ruolo fondamentale. Pertanto, interverremo con misure concrete di sostegno sia sul versante amministrativo che su quello legislativo e monitoreremo con grande attenzione l’iter nazionale che porterà allo sblocco dei crediti incagliati. Nelle politiche della casa daremo priorità alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente invece che al consumo di ulteriore suolo. Inoltre particolare attenzione sarà rivolta all’edilizia destinata a giovani coppie e anziani”.

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