L’estrazione della busta “incubo” della Maturità - QdS

L’estrazione della busta “incubo” della Maturità

Lucia Russo

L’estrazione della busta “incubo” della Maturità

mercoledì 26 Giugno 2019

L’incognita principale è l’estrazione di una busta tra le tre messe a disposizione dell’esaminando, non appena prenderà posto davanti ai suoi esaminatori

I giovani nati nel 2001 sono impegnati in questi giorni negli orali del nuovo esame di Maturità, i primi a sperimentarlo, a seguito della c.d. Buona scuola, L. 107/2015, attuata dal Dlgs n. 62 del 2017 relativamente all’Esame di Stato, abrogativo della L. 425/1997 voluta dal ministro Berlinguer dell’allora governo Prodi.

In sintesi, le prove scritte sono state riviste nel contenuto e nel numero, infatti sono di nuovo due, anticipando così lo svolgimento degli orali. Questi ultimi vedono impegnati, proprio in questi giorni, poco più di 520 mila candidati e 13.161 Commissioni. L’incognita principale è l’estrazione di una busta tra le tre messe a disposizione dell’esaminando, non appena prenderà posto davanti ai suoi esaminatori.

Come precisato nella Nota Miur n. 788 del 6 maggio 2019, si è voluto rendere il colloquio “uno strumento più efficace di verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi di apprendimento”. Ecco dunque le fasi del colloquio che potrà durare dai 45 ai 60 minuti: 1) estrazione busta e successiva trattazione di carattere pluridisciplinare; 2) esposizione, attraverso una breve relazione e/o elaborato multimediale, dell’esperienza di alternanza scuola/lavoro; 3) accertamento delle conoscenze e competenze di “Cittadinanza e Costituzione”; 4) discussione delle prove scritte. Determinante, dunque, sarà la qualità dei materiali scelti dalla Commissione per l’avvio del colloquio tra brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera, ritagli di giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, ma anche grafici, tabelle, esperienze e progetti, casi pratici e professionali.

Non mi resta che “Un grosso in bocca al lupo ai nostri ragazzi”! Certo è che da quest’anno conterà molto di più il loro profitto nel corso dell’ultimo triennio, poiché i crediti scolastici possono arrivare a 40 punti e ciascuna prova a 20 punti, orale compreso, mentre prima quest’ultimo valeva 30 punti. E allora cosa dire ai prossimi esaminandi del 2020? Studiate con curiosità e metodo durante tutte le superiori, così avrete già fatto quasi la metà del lavoro per un buon risultato alla Maturità.

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