Sembra che la discussione sia scaturita da diverbi relativi all'erogazione dell'acqua nelle loro abitazioni.
I carabinieri di Misterbianco hanno sedato una lite tra due fratelli, scatenata da una questione relativa al contatore dell’acqua delle loro abitazioni.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
L’allarme alla centrale operativa è arrivato con una telefonata tramite il 112, numero unico di emergenza, con la quale il più piccolo di due ha segnalato che era in corso un’accesa lite con suo fratello.
L’intervento dei carabinieri per sedare la lite tra i due fratelli
Nel frangente i carabinieri di Misterbianco hanno raggiunto l’abitazione dei due, ubicata in via Plebiscito di Misterbianco, in una manciata di minuti. Qui i militari hanno trovato i due fratelli, ancora infervorati, che si accusavano vicendevolmente di essersi minacciati durante una precedente discussione.
Gli operanti, dopo aver sedato gli animi, hanno ricostruito quanto accaduto, apprendendo in prima battuta dal minore dei fratelli (46enne) che suo fratello (49enne) l’aveva intimorito con una mazza da baseball.
Il 49enne, a sua discolpa, aveva invece riferito ai carabinieri che, per tutta risposta, suo fratello avrebbe prima chiuso l’acqua dal contatore, escludendo di fatto la sua abitazione della predetta fornitura, minacciandolo poi verbalmente, affermando che gli avrebbe sparato con il fucile.
Il minore dei due fratelli, a quel punto, li ha indirizzati all’interno del suo appartamento, indicando loro dove fosse custodito il fucile, che è stato sequestrato.
Le armi con cui i due fratelli si sono minacciati
L’arma, un monocanna marca browning cal. 12 in parte smontato, appartenuto al padre defunto nell’anno 2011, era in realtà illegalmente detenuto dal 46enne. Analogamente, il 49enne ha poi condotto i carabinieri all’interno del suo garage, mostrando loro dove nascondeva la mazza da baseball.
I militari dell’Arma hanno accertato che in entrambe le abitazioni in argomento l’acqua era regolarmente erogata, mentre nel garage era stata effettivamente chiusa.
Al termine delle attività, gli operanti hanno deferito in stato di libertà il 46enne per detenzione abusiva di arma da fuoco.