Mala tempora currunt - QdS

Mala tempora currunt

Pino Grimaldi

Mala tempora currunt

sabato 14 Gennaio 2023

Frase del latino volgare, non citata da alcun classico, ma che ha sempre imperversato in ore stultorum, nella bocca di chi voleva dire che si attraversavano tempi brutti, pericolosi, dissestanti: come quelli che stiamo vivendo noi, gestori inconsci, del terzo millennio dopo Cristo.

In Europa 70 anni di pace e di nazioni rimessesi in pista dopo essere state distrutte dalla seconda guerra mondiale, affamate, apparentemente senza possibilità di tornare ad essere Stati degni di tale nome e che risorsero grazie ai vari piani Marshall con i quali gli Stati Uniti in uno sforzo encomiabile diedero soldi e risorse, avendone anche vantaggi, ma rimettendo i vinti in condizioni di sopravvivere e decollare: Germania, Italia, Giappone docent.

Oggi si fa fatica a seguire mal destrezze e scandali. Nessuna Nazione è tranquilla mentre la tecnica, e per altro verso la decantata globalizzazione, portano tutti sullo stesso piano: ansia, paure del domani, insicurezza nel vivere e nell’agire. Con le mani immerse nel passato per distruggerlo, con perdita della gioia di vivere fondamento del progresso e della disponibilità ad usare la esperienza passata traendone da essa la voglia per continuare a scalare la propria vita e quella del pianeta. Della serie di Bartali: “tutto sbagliato tutto da rifare”.

Una frenesia che porta uno “spare” (pezzo di ricambio) di una casa reale che ha dato una regina come Elisabetta II a sparare a zero sulla sua casa regnate di cui egli è parte, afflitto da una madre che diceva alla governante “io mi occupo dell’erede (al trono) tu bada a quest’altro”: incapace di comprendere chi fosse e cosa sia, buttando fango sulla sua famiglia da cui ha eredito tutto il meglio possibile.
Popoli ribellarsi ad elezioni ed eletti e come in Usa e Brasile e Perù: dare l’assalto alla diligenza della democrazia da loro accettata e vissuta e non riconoscere risultati dichiarati legali gettando i loro paesi in divisioni pericolose ed assurde.

Od utilizzare la scomparsa di una ragazza quindicenne avvenuta 40 anni fa per riaprire il caso e buttare sudiciume sulla Chiesa di Roma. Un parlamentare in Sicilia non accetta la sua elezione al Senato per non mollare il controllo dei suoi e continuare ad imitare i ras; e poi una guerra assurda stupida ed inutile che rischia di divenire mondiale per l’incapacità dell’Onu di intervenire drasticamente e chiudere l’affaire.

Domina il “chiacchiericcio”, come lo chiama il Papa, su tutto: nulla accettato e la paranoia di aver sempre ragione e mai torto che ravvisato porta e non commettere altri errori.
Ed infine in Iran: donne senza velo accecate: atrocità da campi di sterminio di odiata memoria!
A distruggere l’avvenire del mondo non è il clima meteorologico. Ma quello sociale. Con la scomparsa della famiglia e l’intossicazione del pensiero dato da tutte le droghe del mondo.
Sì, mala tempora.
Proprio “mala”.

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