Ad Isola delle Femmine, l’isola riserva LIPU violentata dalla festa borghese, non ci sono colpevoli, se non uno, l’ignoranza
Ad Isola delle Femmine, l’isola riserva LIPU, violentata dalla festa borghese, tra dj set e piume di struzzo al posto degli aironi, non ci sono colpevoli, se non uno, l’Ignoranza.
Il dj guardacoste, congedato, ignorava che la proprietaria marchesa, evviva la marchesa, non aveva informato la LIPU, ente gestore della riserva naturale. Gli ospiti della festa, genetliaco gemellare, ignoravano, nonostante i cartelli di divieto, probabilmente sono analfabeti di ritorno, che si potesse sbarcare sull’isolotto antistante la costa. Forse tutti quanti ignoravano, nonostante si sappia da decenni che c’è il divieto di sbarco, se non con visite guidate su appuntamento, che quell’area aveva una pubblica destinazione, seppur privata.
Tutti ignoravano le regole nautiche sugli approdi e la distanza dalla costa, non avendo patenti nautiche, forse, pur dotati di mezzi da sbarco. Ignorano soprattutto l’educazione, visto che il piccolo isolotto si è trasformato, così adeguandosi al mood dell’isola maggiore, in discarica di vetro, plastica e mozziconi di sigarette.
Eppure i rampolli partecipanti al D-DJ Day erano tutti di ceto borghese più o meno alto, se si potesse capire in cosa consista l’altezza. Certo non alto livello culturale, per organizzare una scemenza di questo genere al comando di un ammiraglio DJ, non di un Vannacci qualunque. Qualcuno si difenderà sostenendo che non era colpa sua, che aveva poche informazioni, che pensava che era tutt’apposto. Ma un vecchio proverbio recita, cu è chiù fissa Carnevale o chi ci va appresso, ma loro ignoravano la saggezza antica, loro erano ben nati, e pure laureati, non erano dei tasci qualunque, eran tasci benestanti. Probabilmente i genitori avevano ignorato di dargli i giusti avvertimenti, e qualche timpulata. Il problema a Palermo, come anche da altre parti, è principalmente uno. Ma non è il traffico. È la maledetta Ignoranza.
Così è se vi pare