Giornata interlocutoria a Wall Street in attesa della seduta di oggi ridotta in virtù della festività nazionale del Thanksgiving, la più importante dell’anno dopo quella natalizia.
I listini principali consolidano i record aggiornati ad inizio settimana e l’indice tecnologico ne approfitta per siglare un nuovo massimo storico, seppure non confermato in chiusura.
Lieve contrazione sia per lo S&P500 (-0,2%) che per il Russell 2000 (-0,5%) ed infine anche per i VIX (-2%) che scivola a 21,25 punti.
Slack Technologies sale del 16% in scia a rumors di un takover da parte del colosso informatico Salesforce (-5%), la cui performance negativa ha trascinato il Dow Jones al di sotto dei 30.000 punti.
Il mercato ha in parte anche sofferto la pioggia di dati macroeconomici non troppo brillanti, dalla fiducia dei consumatori in calo ai disoccupati settimanali di nuovo in crescita.
Mercato obbligazionario con poche variazioni: il rendimento del Tbond perde un punto base allo 0,88%.
Lieve ripresa dei metalli preziosi i quali, tuttavia, non recuperano ancora le perdite di inizio ottava. L’oro riesce comunque a tenere per il momento il supporto a quota 1.800 dollari l’oncia.
Inarrestabile, invece, il petrolio che guadagna altri due punti percentuali e raggiunge quota 46 dollari al barile, malgrado un aumento delle scorte domestiche di greggio e consumi in calo.
Infine, sul mercato valutario il dollaro scivola fino al supporto a 1,1920 nei confronti della moneta unica e sembra ormai pronto per la discesa fin oltre 1,2.