Messina, per la neo rettrice Spatari un 2024 già in salita - QdS

Messina, per la neo rettrice Spatari un 2024 già in salita

Lina Bruno

Messina, per la neo rettrice Spatari un 2024 già in salita

sabato 23 Dicembre 2023

Bisogna per prima cosa superare gli strascichi di una competizione elettorale molto tesa dopo le dimissioni dell’ex Cuzzocrea. È lunga la lista di priorità su cui i nuovi vertici di UniMe dovranno lavorare

MESSINA – Priorità e adempimenti da assolvere a breve e intanto si lavora per comporre la squadra di governo dell’Ateneo. La rettrice Giovanna Spatari, nell’incontro con la stampa per i tradizionali auguri per le festività natalizie, ha indicato le direttrici entro cui si vuole muovere per dare un nuovo impulso all’Università messinese.

Bisogna superare qualche strascico lasciato dalle vicende che hanno travolto l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, ma Spatari si è detta “serena nel volere operare con equità e nell’interesse della prestigiosa Università di Messina”. Con l’ex rettore, con il quale ha condiviso il precedente percorso di governance, non c’è stato un passaggio di consegne: “Ci siamo sentiti per gli auguri”.

Le idee della nuova rettrice Giovanna Spatari

“Le mie linee guida – ha spiegato – sono il rafforzamento della didattica, della ricerca scientifica e l’apertura verso la città con cui bisogna condividere questo percorso”. E poi c’è quel senso di comunità che Giovanna Spatari vuole ricreare all’interno con i docenti e il personale amministrativo, attraverso un confronto costante con i Dipartimenti perché le scelte siano frutto di condivisione.

La rettrice intanto deve completare la composizione della squadra che la coadiuverà per i prossimi sei anni. Nei giorni scorsi ha nominato prorettore vicario il professore Giuseppe Giordano, ordinario di Storia della filosofia del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne di cui è anche direttore. “Sarà una governance dinamica, non statica – ha spiegato Spatari – e mi baserò sulle specifiche competenze. Sarà una squadra composta a tranche. Ci sarà un primo nucleo, poi altre deleghe saranno assegnate successivamente. Mi prenderò tempo, probabilmente un mese”.

La domanda inevitabile è quanto sia libera da condizionamenti nella scelta dei suoi collaboratori. “Mi sento libera – ha risposto – ma è chiaro che ci possono essere dei compromessi. La squadra è la risultante di tante variabili. Mi sento abbastanza serena: sceglierò quello che in questa fase potrà essere la squadra migliore per operare in funzione delle esigenze”.

Obiettivi su cui lavorare già nel 2024

Anche perché ci sono obiettivi importanti su cui bisogna lavorare già dal 2024: “Implementare le attività della cittadella universitaria. Penso allo sport che sia il baseball o la piscina, perché esprime importanti spunti di aggregazione. E credo anche a sinergie con il territorio, abbiamo dei progetti con il Teatro Vittorio Emanuele, che riguardano gli studenti. Penso inoltre ai rapporti con le aziende, per dare nuove prospettive di lavoro a chi studia nella nostra Università. Gli studenti ci hanno più volte detto che se vanno via è soprattutto perché trovano più opportunità occupazionali altrove”.

Tra gli adempimenti dell’immediato “ci sono il Bilancio da approvare – ha spiegato la rettrice – e poi a gennaio la programmazione triennale e una serie di step che riguardano la ricerca, il piano didattico con l’adeguamento alle nuove classi dei corsi di laurea e poi la gestione dell’ordinaria amministrazione che non è mai poi ordinaria perché necessita di una serie di procedure obbligate”.

Si dovrà affrontare inoltre al più presto il problema delle residenze per gli studenti. “È stato il primo punto all’ordine del giorno della Crui – ha detto – in occasione della prima riunione cui ho preso parte. Un problema sentito da tutti gli Atenei, tanto che si stanno cercando di individuare degli spazi e identificare dei siti idonei. A livello nazionale si pensa anche ad accordi pubblico-privato e utilizzare, in compartecipazione con il Ministero, degli hotel che sono in difficoltà, ci potrebbe essere anche un finanziamento per ogni singolo studente. Intanto cerchiamo di rendere più disponibili i posti che ricadono nella legge regionale sul diritto allo studio”.

Obiettivo internazionalizzazione

Tra gli obiettivi più a lungo termine, per l’UniMe del nuovo corso, con al vertice per la prima volta una donna, c’è l’internazionalizzazione, con un Ateneo competitivo e inclusivo con interventi su mobilità, dottorati di ricerca e accoglienza. C’è anche l’ammodernamento del Centro informatico e la valorizzazione del patrimonio culturale, comprese collezioni archeologiche e l’archivio storico.

Giovanna Spatari mira anche a inserire la sostenibilità nello Statuto dell’Università, istituendo un centro di Ateneo ad hoc. Capitolo a parte sarà rappresentato dalla Sanità universitaria, che dovrà vedere la riorganizzazione del Policlinico universitario per alzare gli standard di efficienza, accessibilità e qualità delle cure mediche. Tra le ipotesi c’è quella di iniziare con la separazione dei padiglioni in base alle specializzazioni.

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