Altroconsumo: tra gli automobilisti ancora scarsa consapevolezza su quanto i mezzi inquinino. In fase d’acquisto di un’auto, uno su due non tiene conto dell’impatto ambientale
ROMA – Il mondo della mobilità sta attraversando un momento di trasformazione molto intenso, fra nuovi sistemi di rifornimento, servizi di condivisione e avanzamenti tecnologici. In questo contesto ricopre un ruolo fondamentale l’impatto ambientale. Sebbene ci sia una forte spinta da parte delle istituzioni verso l’adozione di comportamenti più ecologici da questo punto di vista, i consumatori non sono ancora del tutto consapevoli e interessati a quanto inquinano i loro veicoli e la propensione a scegliere opzioni più green è davvero poco diffusa.
A fotografare la situazione, un’inchiesta condotta, nell’ambito di un progetto dell’Unione Europea, da Euroconsumers – gruppo di organizzazioni di consumatori di cui Altroconsumo fa parte con Ocu (Spagna), Deco Proteste (Portogallo) e Test-Achats (Belgio) – insieme a SW (Germania) e Ufc (Francia). Attraverso il coinvolgimento di 9.000 cittadini europei, di cui 2.200 italiani, è stato fotografato il livello di informazione e interesse dei consumatori sull’impatto ambientale della mobilità e si è indagato sulle intenzioni di acquisto future.
In primo luogo, Altroconsumo ha fotografato il livello di interesse ed informazione degli italiani quando si parla di inquinamento dei propri mezzi a quattro ruote. I risultati si mostrano piuttosto negativi. In fase di acquisto di un’auto, la variabile dell’impatto ambientale prodotto dal mezzo per quasi 1 intervistato su 2 non ricopre alcuna influenza. È, infatti, l’aspetto economico il valore di cui i consumatori tengono maggiormente conto quando devono compiere un acquisto del genere (criterio più importante per il 46% dei rispondenti), seguito dal brand dell’auto (12%) e poi dal design e l’estetica (9%).
Non a caso, le persone risultano essere per lo più ignare dei consumi del proprio mezzo: il 54% degli italiani non ha idea delle emissioni nocive che produce usando l’auto e il 64% di coloro che dichiarano di conoscerle non sa rispondere in maniera plausibile a domande specifiche sulle emissioni di Co2 del proprio veicolo.
Altroconsumo ha voluto, in seguito, sondare quelle che potrebbero essere le scelte e le leve decisionali dei consumatori in futuro per quanto riguarda l’acquisto della loro prossima auto. 1/10 degli intervistati sostiene che abbandonerà le quattro ruote.
Ma come si comporteranno i consumatori che invece decideranno di comprare un nuovo mezzo? Adotteranno comportamenti più green oppure la situazione rimarrà invariata? Alla domanda “L’ambiente conterà di più in futuro?” circa la metà dei cittadini ha risposto sostenendo che questo elemento ricoprirà una certa influenza. Quando però si parla di scelte legate al tipo di alimentazione per la quale si opterà, i segnali di cambiamento sono limitati. Sebbene la maggior parte dei cittadini (31%) si dichiari intenzionata a comprare un’auto ibrida e il 10% un’ibrida ricaricabile, mostrando una propensione verso opzioni più sostenibili e anche convenienti, il 18% e il 16% continueranno a scegliere rispettivamente benzina e diesel. Solamente il 9% dei rispondenti, invece, sostiene che acquisterà un’auto elettrica.
Alberto Pirrone, direttore generale di Altroconsumo ha dichiarato: “Siamo di fronte ad uno scenario difficile per il nostro pianeta ed è compito di tutti agire per salvaguardarlo anche attraverso piccoli gesti. Noi di Altroconsumo, per aiutare i consumatori a compiere scelte più consapevoli e contribuire attivamente alla costruzione di un futuro migliore per l’ambiente, anche attraverso comportamenti virtuosi nel campo della mobilità, supportiamo e realizziamo diverse iniziative e attività che facilitino questa transizione. A conferma del nostro impegno – ha aggiunto – abbiamo inviato una lettera al Governo per attirare l’attenzione sui diversi problemi legati all’utilizzo di auto elettriche che limitano i consumatori nell’adozione di comportamenti e scelte di acquisto più ecologiche e per sottolineare la necessità di un intervento istituzionale volto a facilitare il passaggio a comportamenti più green attraverso un ripensamento dei sistemi e delle strutture di mobilità”.
Al fine di aiutare i consumatori ad essere più consci del proprio impatto sul pianeta e a controllare le emissioni dei propri veicoli, Altroconsumo ha recentemente lanciato Mile21, il progetto europeo cofinanziato dal programma Life+ dell’Unione Europea, a cui ha aderito, tramite il quale i consumatori possono calcolare e tenere monitorati i consumi e le emissioni di Co2 della propria automobile e ricevere consigli su come migliorare le proprie abitudini di guida, riducendo l’impatto ambientale e risparmiando anche a livello di costi.