Molestie olfattive, meno segnalazioni nel 2022 - QdS

Molestie olfattive, meno segnalazioni nel 2022

Michele Giuliano

Molestie olfattive, meno segnalazioni nel 2022

mercoledì 14 Giugno 2023

Lo scorso anno “solo” 2.614 registrazioni con l’app Nose, nel 2020 erano state il quadruplo. Arpa Sicilia: "Continueremo a disseminare la cultura del Citizen science"

PALERMO – Segnalazioni in calo di “molestie olfattive” in Sicilia ma non certo perché effettivamente il fenomeno è di minor impatto. Probabilmente i siciliani hanno ridotto il loro contributo all’importante progetto proposto dall’Arpa che permette per l’appunto di inoltrare queste segnalazioni. Ed è la stessa agenzia regionale protezione ambiente a segnalare questa criticità. L’inquinamento si dispiega in tante forme, e la molestia olfattiva è una di queste.

In Sicilia sono diverse le aree da elevato rischio di crisi ambientale (Aerca), in cui gli olezzi continui sono fonte di disagio per la popolazione locale. I dati vengono raccolti dall’Arpa Sicilia e Isac-Cnr, che collaborano nel progetto Nose a partire dal 2019, e si concentrano su Siracusa, la Valle del Mela, Catania e Caltanissetta, le aree sul territorio regionale che presentano al proprio interno impianti industriali e di smaltimento rifiuti tali da richiedere una analisi dell’aria e delle sostanze che tali impianti rilasciano.

In totale, durante l’anno 2022 sono giunte al sistema Nose un totale di 2.614 segnalazioni. Rispetto al 2019, il trend ha visto un picco nel 2020, quando si è giunti a 9.638 segnalazioni, con una discesa netta nel 2021, a 4.764 segnalazioni, e quindi nel 2022. Una sola segnalazione è pervenuta dal territorio di Gela, dove il progetto è attivo da maggio 2021; in questo territorio non sono più operativi gli impianti petrolchimici, quindi è verosimile che la problematica delle molestie olfattive non sia più molto rilevante.

Tolto questo, la riduzione delle segnalazioni sembra essere collegata apertamente alla disaffezione degli utenti alla WebApp da parte dei cittadini. In tutte le aree, infatti, negli anni le nuove registrazioni sono cresciute ma secondo una parabola sempre più piatta. In parole povere, sono sempre meno i nuovi utenti: dal 2021 al 2022 l’aumento stato nell’ordine di poche centinaia. Dal comprensorio della Valle del Mela, ad esempio, anche nel 2022, sono pervenute un numero modesto di segnalazioni in concomitanza di eventi, segnalati con altro sistema.

Nel 2022 anche le segnalazioni provenienti dalla macroarea di Catania sono state in numero modesto, mentre buona parte sono pervenute dalla Aerca di Siracusa. A Caltanissetta, invece, le riduzioni sembrerebbero riguardare le 12 discariche che insistono in quel territorio, che si sono ridotte a seguito di una diminuzione dei rifiuti che vengono abbancati e grazie all’esecuzione della copertura delle vasche non più in coltivazione. L’odore prevalentemente percepito è stato quello di idrocarburi (71%), com’è ovvio per un’area industriale che ospita il più grande impianto petrolchimico d’Europa.

Tutti gli alert avvenuti nell’anno 2022 nell’Aerca di Siracusa sono collegati in maniera diretta e indiretta al polo petrolchimico di Augusta-Priolo. L’incidenza delle molestie olfattive segnalate è stata giudicata di intensità molto forte per il 48% delle segnalazioni. L’elaborazione delle retro-traiettorie e la conoscenza dei dati relativi al traffico navale si sono rilevati strumenti molto utili nell’individuazione delle aree sorgenti delle molestie olfattive. Tali indicazioni hanno consentito un’attività di controllo più mirata.

Le risultanze sono chiare, e Arpa Sicilia, nelle sue conclusioni, ha intenzione comunque di “continuare la disseminazione della cultura del Citizen Science nei territori interessati dal Nose per una maggiore diffusione ed utilizzo del sistema di segnalazione, nell’ottica di costruire un rapporto di fiducia e di collaborazione con i cittadini”. Sarà implementata inoltre, nel corso del 2023, la rete regionale di monitoraggio per le molestie olfattive con l’installazione di altri campionatori automatici nella macroarea catanese e in altre aree regionali (Partinico, Pozzallo), dove è nota la presenza di molestie olfattive.

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