Il Tas di Losanna ha condannato Andrea Iannone a 4 anni di squalifica per doping, respingendo il ricorso del pilota dell’Aprilia MotoGP contro la sospensione ricevuta dalla Cdi (Corte Disciplinare Internazionale) della Fim (Federazione Internazionale Motociclistica).
Il pilota di Vasto era stato fermato il 17 dicembre 2019, giorno in cui era stata comunicata la sua positività a uno steroide anabolizzante (il Drostanolone), in seguito a un controllo antidoping svolto dopo il GP di Malesia.
Iannone era stato condannato a 18 mesi di sospensione lo scorso 31 marzo dalla Corte Disciplinare Internazionale, ma i giudici svizzeri hanno deciso di accogliere la richiesta della World Anti Doping Agency, infliggendo all’ormai ex pilota Aprilia la sentenza più dura. Iannone ha sempre cavalcato la tesi della contaminazione alimentare – riconosciuta anche nella sentenza di condanna della Cdi -, legata all’assunzione involontaria di carni ‘trattate’ nelle 5 settimane trascorse in Asia dal pilota, fra ottobre e novembre 2019, per le gare di quel periodo.