Musumeci gronda sangue, aspre critiche per un post del M5s - QdS

Musumeci gronda sangue, aspre critiche per un post del M5s

redazione web

Musumeci gronda sangue, aspre critiche per un post del M5s

sabato 18 Luglio 2020

A postare su Facebook l'immagine è stato deputato regionale Nuccio Di Paola, scatenando una bufera sui Social dopo che il Governatore l'ha ripubblicata con la frase "ogni commento sarebbe superfluo". Durissimi i commenti degli assessori. Di Paola ha poi postato una versione light

Una foto in bianco e nero del governatore Nello Musumeci al centro di un manifesto che gronda sangue con la scritta “mozione di sfiducia”.

A postare l’immagine su Facebook è stato il parlamentare del M5s all’Assemblea regionale siciliana, Nuccio Di Paola, scrivendo: “Appena ritirato il materiale informativo per la mozione di sfiducia al Presidente Musumeci. Contattatemi e mobilitiamoci. Tutti i siciliani devono sapere quello che ha combinato e quello che non ha fatto in questi due anni e mezzo”.

L’immagine è stata ripubblicata su Fb dallo stesso presidente della Regione che ha scritto, “Ogni commento sarebbe superfluo”.

La vicenda ha scatenato una bufera sui social e non solo.

Tra i primi a far quadrato attorno a Musumeci sono stati proprio gli assessori del suo governo.

“Questa – ha commentato l’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro – l’ultima sparata del Movimento cinque stalle: vomitevole e insulsa. Quella colata di rosso sangue, che gocciola sul viso del Presidente Musumeci, desta preoccupazione e mi lascia sgomento. Cosa dobbiamo vedere ancora? Vergogna!”.

“Questo deputato seguace di un comico – ha scritto il vicepresidente della Regione Gaetano Armao, condividendo il post di Di Paola – mentre il governo centrale affama la Sicilia cerca di fare ammuina sperando di cavarsela con la propaganda più cialtronesca. Di Paola sei solo un volgare primitivo che imbarbarisce il confronto. Risponderete ai siciliani della devastazione che state creando e di cui siete personalmente responsabili da mantenuti della politica e inetti”.

Critica anche la collega di giunta con la delega alle Autonomie locali, Bernadette Grasso.

“Ci sta il confronto – ha detto – e soprattutto lo scontro politico: è il gioco delle parti, lo sappiamo e ci siamo abituati. Che si arrivi però a diffondere immagini imbrattate di sangue, degne del peggiore serial killer è un’offesa che va oltre l’agone politico, si tratta di nefandezze. Capisco che il M5s sia in palese calo di consensi e cerchi di attirare l’attenzione ricorrendo a ogni mezzo, ma così, con tali modalità, si tocca davvero il fondo. Al presidente Musumeci vanno la mia solidarietà, la mia stima e il mio affetto”.

Sulla polemica è intervenuto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, stigmatizzando il comportamento del parlamentare dei Cinquestelle.

“Non è questo il modo – ha detto – in cui siamo abituati a fare lotta politica: gli avversari li abbiamo sempre affrontati a viso aperto, senza mai ricorrere a forme truci di comunicazione per aizzare la gente contro chi non la pensa come noi. Il deputato all’Ars, Nuccio Di Paola, ha decisamente valicato ogni limite, postando una foto del presidente della Regione, Nello Musumeci, che gronda sangue, per propagandare la mozione di sfiducia dei Cinquestelle”.

“Non ho mai lesinato critiche – ha aggiunto Miccichè – sia alla maggioranza che all’opposizione quando è stato necessario. Invito Di Paola a cancellare il suo post, auspicando che alla prima seduta d’aula utile chieda scusa al presidente Musumeci e a tutto il Parlamento siciliano”.

Lo stesso Di Paola è quindi tornato sul tema in un altro post su Facebook: “Musumeci, che adora fare la vittima e che sa benissimo che il volantino non contiene né sangue né alcuna forma di violenza, lancia sui social una campagna di vittimismo e mi scatena contro assessori e sostenitori i quali si lanciano in una gara di offese e insulti”.

“Usano una tale violenza verbale – ha sottolineato – che il manifesto in confronto sembra un messaggio dei Baci Perugina. Mi danno del ‘primitivo, inetto, cialtrone, violento, insulso’ e mentre scrivo l’elenco cresce. Per non parlare dei messaggi minatori in privato dei suoi hooligan”.

“Ciascuno – ha spiegato Di Paola – può interpretare quell’immagine come meglio o peggio crede. Chi mi conosce sa benissimo (e sono sicuro lo sappia pure Musumeci) che sono assolutamente estraneo a qualsiasi forma di odio e che le mie azioni non sono mai foriere di violenza. E mi dispiace se ho urtato la sensibilità di qualcuno”.

“Per questo motivo, per evitare qualsiasi forma di incomprensione, ho fatto preparare delle varianti più zuccherose del volantino. Aspetto ora che Musumeci mi dica quale preferisce”, ha concluso, postando altre immagini del governatore senza la vernice rosso sangue.

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