Mutuo, novità in arrivo sui tassi d'interesse? Il trend e le ipotesi

Mutuo, novità in arrivo sui tassi d’interesse? Il trend e le ipotesi

Mutuo, novità in arrivo sui tassi d’interesse? Il trend e le ipotesi

Redazione  |
mercoledì 02 Ottobre 2024

L’inatteso calo dell’inflazione sotto al 2% potrebbe, infatti, accelerare la tabella di marcia della Bce nel suo percorso di allentamento monetario.

A ottobre la Bce potrebbe tagliare nuovamente i tassi d’interesse e ridurli fino a raggiungere il 2% entro luglio 2025. Una novità e un’opportunità per chi deve avviare un finanziamento o vuole migliorare le condizioni di un mutuo esistente con una surroga. Ma quando scenderà la rata dei mutui?

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Con l’inflazione nella zona euro che a settembre è scesa sotto il 2% per la prima volta da metà del 2021, si fa strada l’ipotesi di un ulteriore taglio. L’occasione potrebbe essere la nuova riunione Bce del 17 ottobre.

Vediamo nel dettaglio quale impatto potrebbe avere e come potrebbero variare le rate.

Mutuo, le novità e il trend

Per chi ha un mutuo a tasso variabile o intende aprire nuovi finanziamenti potrebbe aprirsi la novità di tassi più favorevoli nei prossimi mesi. Questi potrebbero alleviare il peso delle rate mensili e rendere più accessibili le condizioni di prestito. Dopo la doppia manovra della Banca Centrale Europea, con un taglio dello 0,25% a giugno e a settembre che ha portato il tasso di rifinanziamento principale al 3,65%, è infatti probabile che il trend ribassista prosegua anche a ottobre e a dicembre.

L’inatteso calo dell’inflazione sotto al 2% potrebbe, infatti, accelerare la tabella di marcia della Bce nel suo percorso di allentamento monetario. Questo significa che già nella prossima riunione del 17 ottobre, potrebbe arrivare un nuovo taglio. Determinare quando scenderà la rata può essere complicato, ma potremmo avanzare qualche ipotesi.

Novità mutuo, quando scende la rata?

Secondo l’ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it, ad agosto l’Euribor (parametro di riferimento per la costruzione dei mutui a tasso variabile) ha continuato a scendere, attestandosi al 3,60% nella scadenza a un mese e al 3,55% in quella a tre mesi. Anche l’IRS (benchmark dei mutui a tasso fisso) è diminuito, con la scadenza decennale e quella ventennale al 2,52% e quella trentennale al 2,32%.

Tuttavia, va tenuto presente che la riduzione dei tassi non abbassa la rata del mutuo perché nella maggior parte dei casi ha prodotto i suoi effetti già prima dell’annuncio della novità. Per calcolare l’impatto delle prossime riduzioni dei tassi sulla rata del mutuo, gli operatori di mercato monitorano i tassi future a breve termine.

Osservando l’andamento del future Euribor a tre mesi è possibile individuare le prossime tendenze e stimare il costo dell’indebitamento di famiglie e imprese nei prossimi mesi. Un indicatore molto utile per chi ha un mutuo o intende aprirne uno è la curva dei tassi forward su Euribor per le scadenze a breve. Le aspettative sono in calo, con un tasso di circa 1,75% atteso nei primi mesi del 2026.

La prospettiva di ulteriori tagli al costo del denaro potrebbe, dunque, far scendere l’Euribor e l’IRS anche prima dei prossimi annunci della Bce.

Fonte grafici: Grafico 1, Eurex; Grafico 2 Bloomberg.

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