Papa Francesco, giunto in sedia a rotelle, ha celebrato l'omelia della notte di Natale alla presenza di migliaia di fedeli
Un pensiero rivolto ai bambini divorati dalle guerre in tutto il mondo proprio nel giorno che più di tutti dovrebbe regalare pace e serenità. È stato questo il tema centrale nell’omelia della notte di Natale celebrata da Papa Francesco alla presenza di 7 mila fedeli, con tantissimi collegati a seguire il tutto anche tramite i maxischermi in Piazza San Pietro.
“Anche in questo Natale un’umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia. Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto”.
Il sommo pontefice, giunto alla celebrazione accompagnato in sedia a rotelle ha invitato tutti a “ritrovare il senso del Natale”. “Dopo due millenni dalla nascita di Gesù – afferma Papa Bergoglio – dopo molti Natali festeggiati tra addobbi e regali, dopo tanto consumismo che ha avvolto il mistero che celebriamo, c’è un rischio: sappiamo tante cose sul Natale, ma ne scordiamo il significato”.
“Occorre fare emergere, come dimostra la mangiatoia, le vere ricchezze della vita: non il denaro e il potere, ma le relazioni e le persone. E la prima persona, la prima ricchezza, è Gesù”. Ma noi vogliamo stare al suo fianco? Ci avviciniamo a Lui, amiamo la sua povertà? O preferiamo rimanere comodi nei nostri interessi? Noi siamo chiamati a essere una Chiesa che adora Gesù povero e serve Gesù nei poveri. La Chiesa appoggia e benedice gli sforzi per trasformare le strutture di ingiustizia e mette soltanto una condizione: che le trasformazioni sociali, economiche e politiche ridondino in autentico beneficio per i poveri”.